Dopo alcune settimane dalla scomparsa di Steve Jobs, necessarie per elaborare il lutto e i drammi interiori nel sentirsi orfani, si può tentare di vedere con distacco l'operato di questo strano buddista che ha fatto del consumismo e della tracotanza la sua ragione di vita.
Una scomparsa che non ha condotto all'estinzione dei barracuda capaci, con genialità, di distrarre dalla quotidianità le persone e di sfruttare le debolezze dell'umanità per fare soldi sui sogni altrui.
ROMA CULTURA Mensile di Immagini, Suoni e Scritture
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