Harry Potter e il principe mezzosangue: una fiaba moderna

Torna lo studente di magia uscito dalla penna di J.K.Rowling con “Harry Potter e il principe Mezzosangue”, sesto e penultimo episodio della serie dedicata ai ragazzi che ha finito per conquistare appassionati di tutte le età, e non delude le aspettative.

Anche in quest’ultimo libro si mischiano con grande equilibrio quegli elementi di umorismo, avventura e azione e temi importanti come l'amore, la paura della morte, il pregiudizio, il razzismo che confermano l’abilità della scrittrice scozzese, la cui narrazione si sviluppa in modo sempre più complesso e profondo, seguendo parallelamente la crescita dei suoi protagonisti e quella dei suoi lettori.

Harry infatti, anno dopo anno, libro dopo libro, acquista la fermezza e la determinazione che lo introducono alla scoperta della vita adulta. Lord Voldemort acquisisce sempre maggiori poteri e raccoglie intorno a se potenti seguaci, Hogwarts non è più il posto sicuro degli anni passati, e neppure Albus Silente è più il mago onnipotente pronto a venire in soccorso di Harry in qualsiasi momento di pericolo. Ma il giovane mago riesce a trovare, ancora una volta, in se stesso e nell’appoggio dei sui amici la forza di opporsi alle difficoltà e al dolore che la vita gli riserva. Ed è proprio questa la forza dei libri di questa tranquilla signora che ha scelto di scrivere fiabe per bambini e non moderne storie per l’infanzia. Fiabe per bambini come le scrivevano Perrault o i Fratelli Grimm, fiabe che comunicano che la lotta contro le gravi difficoltà della vita è inevitabile, fa parte dell’esistenza umana e “soltanto chi non si ritrae intimorito ma affronta risolutamente avversità inaspettate e spesso immeritate può superare tutti gli ostacoli e alla fine uscirne vittorioso” (B. Bettelheim Il mondo incantato)

Spesso si tende a credere che i bambini dovrebbero essere esposti soltanto al lato buono delle cose, e ad offrire loro storie dove il male non esiste, non è nominato, così come l’invecchiamento o la morte. Ma la vita è permeata da questi grandi problemi esistenziali, e nessuno può ignorarli. La fiaba, ponendo il bambino costantemente di fronte a questi problemi, offre in forma simbolica suggerimenti sul modo in cui poterli affrontare e arrivare senza danni alla maturità.

Questo ragazzino occhialuto che cresce e impara e conosce i turbamenti del cuore e la gioia di avere amici sinceri e il dolore di essere allontanato dalle persone care e la forza di andare avanti e di essere comunque felice è un messaggio di forza e fiducia insieme che conquista.

Rivelatore in quest’ottica è il dialogo, a metà del libro, fra Harry e Albus Silente sulla profezia che lo avrebbe segnato come prescelto nella lotta contro Voldemort, e la conclusione che se ne trae: le profezie non esistono.
Voldemort con la sua cieca paura ha voluto credere nella profezia, ha deciso che il piccolo Harry Potter era il prescelto, ha obbligato sua madre Lily a morire per lui proteggendolo per sempre con il suo amore, e ha creato in Harry un odio così profondo da renderlo suo nemico giurato per sempre, e probabilmente causa della sua fine. Se non avesse creduto alla profezia, se avesse lasciato vivere i genitori di Harry, probabilmente non avrebbe mai incontrato il giovane mago tenace, forte e deciso che ora lo combatte tanto assiduamente.
La vita non è influenzata da profezie e incantesimi, ma soltanto dalle scelte che gli uomini compiono, persino nell’universo magico di Harry Potter…

Sonia Conversi

L'autrice

J.K. Rowling, nasce il 31 luglio 1965 a Sodbury. Fin da piccola mostra di possedere una fantasia incontenibile. Dopo la laurea lavora come ricercatrice sugli abusi dei diritti umani nell'Africa francofona. Intanto si sposa, ha una figlia, e divorzia. Come ormai tramanda la leggenda l'autrice, ora trentaquattrenne, sogna la storia di Harry Potter su di un treno tra Londra e Manchester, e comincia a scriverla su un pezzo di carta al tavolino di un caffè di Edimburgo. Inizialmente tre case editrici inglesi - la Penguin, la Transworld e la HarperCollins - rifiutano il suo primo romanzo ("Harry Potter e la pietra filosofale"), che invece viene pubblicato dalla Bloomsbury nel giugno del 1997, facendola diventare la scrittrice per ragazzi più famosa del mondo. Oggi vive in Scozia con il marito e tre figli, l’ultimo dei quali, una bambina, è nata proprio durante la stesura di questo sesto romanzo.


Harry Potter e il principe mezzosangue

Autore: J.K. Rowling
Titolo originale: Harry Potter and the half-blood prince
Traduzione di Beatrice Masini
Milano, Editore Salani, 2006
Pagg. 612
€ 22,00
ISBN: 88-845-1637-4