I
NOSTRI INDIGENTI
La redazione di RomaCultura non conosce se e quante
sono state le e-mail inviate dai nostri lettori per sollecitare
un impegno da parte delle Amministrazioni locali e delle Associazioni,
come la Comunità di Sant’Egidio o Caritas, per sostenere
i senza fissa dimora a superare l’inverno. Pur non sapendo
se il nostro appello è stato accolto, la redazione è
rimasta soddisfatta quando ha letto della realizzazione da parte
dell'Assessorato capitolino alle Politiche Sociali di una tensostruttura
riscaldata a Castel S. Angelo, alle quale dovrebbe affiancarsi quella
del San Camillo-Forlanini.
Un’Isola della Solidarietà realizzata
grazie anche alla collaborazione della Protezione Civile Comunale
e del Ministero degli Interni, che si affianca alle altre strutture
di accoglienza, portando a 4.170 posti letto e 2.600 i pasti caldi
distribuiti quotidianamente nelle otto mense cittadine, oltre alle
10mila coperte e sacchi a pelo, in collaborazione con la Farmacap,
ai 30mila capi d’abbigliamento e ai bus per l’assistenza
su strada con i cuscini autoriscaldanti.
Iniziative differenti dal “kit di sopravvivenza”
ipotizzate da RomaCultura, ma che vanno nella stessa direzione per
un sostegno alle oltre ottomila persone senza casa presenti a Roma.
Non solo i “barboni” ma anche gli indigenti in genere,
ai quali la pubblica attenzione dovrebbe rivolgere un poco di più
di attenzione. È sgradevole pensare al diseredato tra di
noi, mentre è più gratificante e rassicurante volgere
la nostra attenzione ai poveri di altri continenti colpiti dalla
forza della natura o dal saccheggio del cosiddetto Occidente.
È certamente un passo in avanti per rendere
meno disagevole la vita per chi non ha nulla, ma non è retorica
ritenere che le congregazioni religiose potrebbero fare di più.
Esistono in ogni città parrocchie ricche e povere, quelle
con ampi spazi non utilizzabili e quelle dove la messa viene celebrata
in un garage.
È convinzione di alcune comunità religiose che l’offrire
un pranzo può lenire le difficoltà della vita, ma
forse si pensa che facilitare l’accessibilità ai servizi
igienici e a dormitori può rendere più dignitosa la
vita dei nostri poveri.
Per segnalare situazioni di difficoltà è
possibile contattare la Sala Operativa Sociale del Comune di Roma,
attiva tutti i giorni 24 ore su 24, attraverso il numero verde 800.440022.
La Redazione
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