L'ISLAM
SOTTO CASA
L'integrazione silenziosa
prefazione di K. Fouad Allam
pp. 136, 2a ed.
Euro 10,00
isbn: 8560-5
Silvia cambia il suo nome in Aziza, che in arabo
significa "cara", e fonda una scuola di danza del ventre per
aspiranti Sherazad, presto affollata da signore italiane. Demir, il
turco, batte la concorrenza di pasta e risotto e lancia il kebab, la
pausa pranzo più conveniente del quartiere, stanco del take away
cinese come unica cucina etnica. Alessandra e Souad fanno amicizia all’hammam,
il tradizionale bagno termale d’Oriente, e affidano alla discrezione
del vaporoso gineceo il racconto di amori, insicurezze, cure di bellezza,
che accomunano ormai donne di ogni cultura. La tunisina Rebah non sa
decidersi a presentare ai genitori musulmani osservanti il fidanzato
torinese con cui convive malgrado i precetti coranici. L’Islam
vive fra noi. Al mercato, sui banchi di scuola, al cimitero dove le
lapidi rivolte verso la Mecca e sormontate dalla mezzaluna affiancano
le croci cristiane. Mentre gli studiosi analizzano le conseguenze dell’impatto
tra le tradizioni islamiche e il mondo occidentale, gli occhi puntati
sul terrorismo fondamentalista rischiano di farci dimenticare i frutti
possibili della tolleranza e della convivenza. L’immigrazione
ha una componente umana che va compresa, scrive nella prefazione Khaled
Fouad Allam: "L’immigrato è innanzitutto un corpo
umano, il cui spostamento da una cultura all’altra genera una
serie di patologie che rendono difficile e complessa, ma non impossibile,
la lunga traiettoria che lo dovrà portare all’integrazione".
Francesca Paci
Scheda Editoriale
Francesca Paci, giornalista de "La Stampa", collabora con
i programmi del British Council su nuova cittadinanza europea e intercultura
e fa parte del board del think tank italiano Vision.