THE MYSTERIOUS AFFAIR
Beppe Parlante taceva, ascoltava rapito Gian Roberto, che uno dopo l’altro faceva cadere i sette veli che celano l’intelligenza artificiale.
“ti spiegherò, oh Beppe, come dei microcefali, guidati dalla intelligenza superiore, agendo in armoniosa sincronia, senza mai collidere, bensì cooperando, possano produrre una infinita molteplicità di beni immateriali”.
La fascinazione di tale disegno travolse Beppe Parlante che, pur mantenendo una piccola remora circa l’immaterialità, diede il proprio assenso.
Per dare concretezza al disegno a Beppe Parlante fu mostrato uno stabilimento dove centinaia e centinaia di robot, producevano beni (materiali) secondo le direttive dell’intelligenza superiore.
Alla bisogna riprogrammati, senza mai collidere, passavano dall’una all’altra produzione.
“Vedi Beppe queste sono macchine, pensa dove possiamo arrivare se è l’intelligenza superiore che guida l’intelligenza umana. È sufficiente che i prescelti di intelligenza ne abbiano poca (ne troviamo a volontà) e si lasceranno guidare docilmente”.
Ormai convinto Beppe Parlante domandò: “In pratica?”.
“Elementare Beppe! Ho qui per te una piattaforma”.
Ma si sa, ardua è la sperimentazione.
I primi tentativi furono assai deludenti.
I replicanti invece di muoversi in modo sincrono collidevano fragorosamente e ciò che è peggio l’intelligenza superiore non riusciva a tenere sotto controllo le micro-intelligenze, in particolar modo nell’area romana.
Per cercare di ovviare alla catastrofica esperienza romana si cercò di riprogrammare i replicanti.
Di male in peggio, la convivenza tra replicanti di prima e di seconda generazione si rivelò impossibile.
Allora Davide, subentrato a Gian Roberto, valutò che il baco all’origine di ogni male, stava nella poco oculata scelta dei replicanti.
Restava valido il criterio di selezionare soggetti microcefali, ma non più diversamente microcefali, bensì omologamente microcefali.
I diversi venivano scartati all’origine.
La scelta si rivelò azzeccata, le collisioni scomparvero.
Ma la produzione crollò. |