Dopo la danza contro la violenza
Oltre un miliardo di teste pensanti, più donne che uomini, hanno danzato il 14 febbraio contro la violenza sulle donne. Un invito a ballare contro la violenza partito dalla drammaturga statunitense Eve Ensler con One Billion Rising che ha coinvolto l’intero Pianeta, non solo l’Occidente ma dall’Afghanistan alla Papua Nuova Guinea, da Mogadiscio all'India.
Un’iniziativa facilitata dalle nuove tecnologie.
Non è stato facile contare un miliardo e oltre di donne che danzano contro gli stupri e le mutilazioni, coercizioni psicologiche e angherie verbali.
Violenze che continuano e di cui solo una minoranza viene denunciata. Di questo esiguo elenco solo pochi casi trovano spazio nell’informazione e quando è coinvolto un personaggio da rotocalco offusca la tragedia di altre ragazze violentate, torturate e uccise, come nel caso della diciassettenne sudafricana dimenticata per dare tutte le possibili notizie sul caso di Oscar Pistorius - Reeva Steenkamp. Una coppia da ricchi e famosi, ben lontani dalle miserie di un’India che quotidianamente vede un’infanzia violentata, come le tre sorelline uccise in Maharashtra.
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