UN
MUSEO PER CHI VIGILA SUL FUOCO
Un nuovo museo si è aggiunto ai molti altri
di Roma; silenziosamente, come silenziosamente operano i protagonisti
principali del museo: i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale
di Roma. Il Museo "Roma città del Fuoco" è
ospitato nella caserma di via Marmorata, pregevole opera del 1938
dell'architetto Fasolo, allievo e collaboratore di Piacentini,
ed è un esempio classico di quella Scuola Romana a cavallo
tra il "barocchetto" ed il razionalismo tipico dei tanti
edifici pubblici del Ventennio, per anni disprezzati ed ora molto
rivalutati come ottimo esempio di architettura integrata con le
altre arti, cosa non più ripetutasi nello squallore di
molte costruzioni pubbliche e private dal dopoguerra ad oggi.
L'edificio utilizza tufo, travertino, mattoni alternatesi in cornici
marcapiano, prospetti modulati, una grande terrazza semicircolare,
una torre svettante sull'intero complesso. Il museo si articola
su varie sale nelle quali è ripercorsa la storia dei Vigili
del Fuoco di Roma partendo dalle cohortes vigilum istituite da
Augusto e stanziate in varie caserma dette excubitoria di cui
è nota, e visitabile, quella di Trastevere della VII coorte.
Le ricostruzioni di ambienti e le rievocazioni di avvenimenti
con suoni, luci, effetti speciali è suggestiva e apprezzatissima
specie dai giovanissimi. Si parte dal medioevo con gli interventi
volontari dei singoli in caso di disastri per arrivare al 1739
con un editto del Vice Camerlengo che da i primi ordinamenti sull'organizzazione
pompieristica, incrementata ai primi '800 all'epoca dell'occupazione
francese e sistemata ulteriormente da Pio IX a metà secolo.
Nel 1871 i pompieri furono alle dipendenze del Comune e vi rimasero
fino agli anni trenta del novecento allorché ebbero una
organizzazione nazionale articolata su Comandi Provinciali. Militarizzati
nell'ultima guerra in cui tanto si adoperarono, i Vigili del Fuoco
costituiscono ora un Corpo Nazionale alle dipendenze del Ministero
dell'Interno. Nelle varie sale sono ricostruiti ambienti e avvenimenti
mentre sulle pareti del corridoio centrale sono esposte spade
dalla lama seghettata, attrezzi e attrezzature, elmi, distintivi,
modellini di mezzi; si susseguono le ricostruzioni sceniche: un
incendio, un terremoto, il bombardamento di San Lorenzo, avvenimenti
in cui i pompieri si sono distinti e molti manichini con uniformi
d'epoca, pompe antincendio ottocentesche e del primo novecento.
In un video sono ripercorse le grandi catastrofi nazionali: il
bombardamento di Roma nel 1943, l'alluvione del Polesine del 1951
e quella di Firenze del 1966, il disastro del Vajont del 1962,
il terremoto del Friuli del 1975, dell'Irpinia del 1980 e quello
di Marche ed Umbria del 1997 e poi via via fino all'esplosione
di via Ventotene, a Roma, dove i Vigili hanno versato il loro
tributo di sangue. Un museo modesto per dimensioni e per quantità
e qualità di quanto esposto ma da visitare guardando non
soltanto quello che c'è ma pensando alle migliaia di uomini
che nel corso dei secoli hanno silenziosamente operato, anche
a costo della vita, per aiutare altri uomini in difficoltà.
Roberto Filippi
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Museo
Storico "Roma Città del Fuoco"
Roma via Galvani 2 - via Marmorata 15 (quartiere Piramide-Testaccio)
Ingresso:gratuito
Orario: dal lunedì
al sabato dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00 - sabatodalle
9.00 alle 12.00 (esclusi domenica e festivi)
Informazioni e prenotazioni:tel.
06/5746808 - 3381935928
Per visite scolastiche, di gruppo, o prenotazioni
http://www.vigilfuoco.it/notiziario/notizia.asp?codnews=2206
http://www.romacivica.net/vvf/musstor.html
e-mail: museoromavf@vfdcf.it |