VISIONI
FUORI RACCORDO FILM FESTIVAL
Un festival per le
periferie romane
Scade il 10 novembre il bando di concorso
per partecipare al Visioni Fuori Raccordo Film Festival. Un’iniziativa
dedicata alle opere audiovisive, con particolare attenzione a
quelle prodotte a basso costo, che hanno raccontato e raccontano
la complessa realtà delle periferie romane. In prospettiva
il festival si propone di caratterizzare il proprio archivio audiovisivo
come vero e proprio osservatorio sulla città, promuovendo
iniziative culturali e percorsi di ricerca.
L’iniziativa è finanziata dalla Regione Lazio ed
è prodotta dal Circolo “Gianni Rodari” onlus
– gruppo di lavoro “LABnovecento”. Il Comune
di Roma – Assessorato alle Politiche Culturali, Istituzione
Biblioteche di Roma e il Municipio XV hanno concesso il patrocino
all’iniziativa, mentre quello della Provincia di Roma è
in corso di definizione. La Fondazione Archivio Audiovisivo del
Movimento Operaio e Democratico metterà a nostra disposizione
film d’archivio per la rassegna e collaborerà anche
per gli eventi speciali e i dibattiti. Anche l’Unione Borgate
ha offerto la sua collaborazione.
Possono partecipare alla selezione per il concorso tutte le opere
audiovisive di durata non superiore ai 60 minuti, di ogni genere
cinematografico e realizzate su qualsiasi supporto a partire dall’anno
2000, che affrontano da qualunque punto di vista storie, personaggi,
situazioni, percorsi legati ai luoghi e agli abitanti delle periferie
romane di ieri e di oggi.
I film in concorso saranno suddivisi in tre sezioni: FICTION (aperta
a corti e medio metraggi anche di animazione); DOCUMENTARIO (aperta
anche a video–inchieste e video-interviste); SCUOLA (dedicata
a produzioni di istituti e laboratori scolastici). Alla miglior
opera di ogni sezione sarà assegnato un premio in denaro.
Saranno inoltre assegnate una menzione “Memoria” ed
una “Migranti”.
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La
giuria sarà presieduta dal regista Ugo Gregoretti.
Numerose poi le presentazioni di film fuori concorso con la partecipazione
degli autori. Tra questi, oltre allo stesso Gregoretti, Marco Bertozzi,
Isabella Sandri e il collettivo Amanda Flor.
Infine sono previsti dibattiti, presentazioni di libri e tavole
rotonde sul tema “Cinema e Periferie”: un rapporto complesso
con profonde ricadute non solo sul piano artistico ma anche su quello
della documentazione, della ricerca e della produzione. |