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“ …CHE SCHIAVA DI ROMA IDDIO LA CREÒ”

 

Il 20 Settembre 1870 i Bersaglieri entrarono in Roma da una breccia aperta nelle mura accanto a Porta Pia ponendo fine al millenario dominio del “Papa-Re”; la città divenne subito la capitale del Regno d’Italia. Per festeggiare il centoquarantesimo anniversario dell’evento e per anticipare i centocinquanta anni dell’Unità d’Italia il Comune di Roma, appena promosso Ente Speciale Capitale d’Italia, unitamente ad altri soggetti, ha previsto una serie di eventi culturali per celebrare la ricorrenza e tra loro diverse mostre di argomento risorgimentale.
Si è già iniziato con “Giovanni Barracco. Patriota e Collezionista”, trattasi di una mostra dedicata all’uomo politico calabrese, colto mecenate che fondò l’omonimo museo che attualmente si trova in Corso Vittorio Emanuele; oltre la normale dotazione museale è esposta in una sala a pian terreno una ricca documentazione sul Barracco. Ai piani superiori alcuna curiosità: un bracciale d’oro con nove medaglie relative alle sette legislature del Barracco alla Camera e alle due al Senato, una statua egiziana del Faraone Sethi I della XIX Dinastia, XIII secolo a.C., composta di due pezzi riuniti, la testa proveniente dal Museo ed il corpo dal Museo dell’Abbazia di Grottaferrata, particolare interesse destano numerose fotografie degli interni dell’appartamento di Via del Corso dove era originariamente conservata la collezione.
Altra mostra al Vittoriano, “L’Idea di Roma. Una città nella storia”. Si ripercorre la storia della città dall’affermarsi del mito dell’Urbe dal Medioevo e dal Rinascimento fino ai nostri giorni con documenti, quadri, incisioni, stampe, foto. Si osserva la città papalina con particolare interesse per i grandi lavori promossi dal Pio IX dopo il 1850, si studia l’assedio del Gianicolo nel 1849, si esaminano foto dei grandi sventramenti di fine ‘800 e dei funerali di Vittorio Emanuele II, si prosegue con disegni ed elaborati relativi al sogno della nuova Roma all’E 42 e con immagini dell’ urbanizzazione selvaggia del dopoguerra per giungere alle mitiche Olimpiadi del 1960 di cui è esposta la torcia che accese il tripode all’inizio dei giochi.
Alle Scuderie del Quirinale si presentano i “Pittori del Risorgimento” in una mostra incentrata su un nucleo di artisti patrioti che in molti casi non limitarono il loro impegno al pennello ma impugnarono il fucile. Quadri grandi e piccoli rappresentano battaglie che soprattutto i meno giovani ricordano riprodotte sui libri di scuola, molte sono opere monumentali dovute alla mano di insigni artisti della seconda metà dell’800 quali Induno, Cammarano, Pagliano, Faruffini ed infine Fattori. Al primo piano dipinti che celebrano l’epopea nazionale e le “patrie battaglie” tra cui spiccano “Assalto alla Madonna della Scoperta” di Fattori, la “Carica dei Bersaglieri” del Cammarano e la “Trasteverina ferita” e la “Discesa d’Aspromonte” dell’Induno; più tarde ed intimiste le tele al secondo piano, non celebrano più le battaglie ma i loro effetti sovente tristi e pieni di orrore ma carichi di speranza di una nuova vita per le popolazioni italiane.
Sullo stesso filone ma limitata alla città la mostra di Palazzo Braschi: “Il Risorgimento a colori: pittori, patrioti e patrioti pittori nella Roma del XIX secolo”, l’argomento è il ventennio tra la Repubblica Romana e la fine del potere temporale dei Papi, al piano terreno stampe ed al primo piano quadri illustrano il periodo con particolare riferimento ad eventi a Roma e dintorni, anche qui grandi dipinti tra cui spiccano la “Morte di Enrico Cairoli a Villa Glori” di Ademollo ed un triste e plumbeo quadro di Onorato Carlandi che raffigura uno sconsolato corteo di garibaldini, laceri e feriti, catturati a Mentana e scortati da Zuavi con le baionette innestate.
A queste mostre più corpose ne vanno aggiunte altre due più contenute ma interessanti al Museo di Roma in Trastevere: la prima “Roma e i romani al tempo di Belli, Roesler Franz e Trilussa” rievoca la vita quotidiana  della città dalla prima metà dell’800 ai primi decenni del ‘900. Avrà anche funzione didattica per alunni di IV e V elementare e della Scuola Media. L’altra: “Il Risorgimento dei Romani. Fotografie dal 1848 al 1870” espone cento fotografie, in gran parte originali, di grande interesse per ripercorrere un ventennio densissimo di eventi e fondamentale per la costituzione della nazione italiana. Una sorta di “overdose” di Risorgimento, chissà se qualcuno rimpiangerà gli Austriaci, i Borbone e il Papa-Re?

18 ottobre 2010
Roberto Filippi

Appuntamenti con il Risorgimento:

GIOVANNI BARRACCO
Patriota e collezionista

Sino al 9 gennaio 2011
Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco
Tel. 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00
www.museiincomuneroma.it

 

L’IDEA DI ROMA. UNA CITTÀ NELLA STORIA
dal 21 settembre al 21 novembre 2010
Complesso del Vittoriano
Tel. 06/69202049

 

1861. I PITTORI DEL RISORGIMENTO
Sino al 16 gennaio 2011
Scuderie del Quirinale
www.scuderiequirinale.it/

 

IL RISORGIMENTO A COLORI
Sino al 9 gennaio 2011
Museo di Roma
Tel. 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00
www.museodiroma.it/

 

IL RISORGIMENTO DEI ROMANI
Sino al 9 gennaio 2011
Museo di Roma in Trastevere
Tel. 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00
www.museodiromaintrastevere.it/

 

 



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