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Pizza, mandolino e una serenata
Avete presente 8e1/2, Federico Fellini...si, bene allora andate a rivederlo, affittatelo, compratelo, rubatelo...ma non fatevi venire in mente che questo pur divertente musical di Rob Marshall, che con altri risultati aveva portato al cinema l'irriverente Chicago di Bob Fosse, sia in qualche modo affine o parente alla lontana di un capolavoro di poesia e irrequitezza. Forse proprio solo la buonanima di Bob Fosse avrebbe saputo reinterpretare il regista di mezz'età in crisi creativa - e non solo. Il musical di Marshall ricorda invece ad una revisitazione del vodeville con una raffica di numeri in sequenza, dal momento che a tutte le primedonne del musical di diritto spetta un a "asolo" in cui celebrare l'apoteosi dello stereotipo italiano. E non manca proprio nulla nel delirio di mutandoni, giarrettiere e calze nere, dai tamburelli percossi selvaggiamente da fornaie procaci alla tanto rimpianta dolce vita dei paparazzi. Il vuoto creativo è forse l'unico trait d'union con l'autoritratto surreale di Fellini, un vuoto da 80 milioni di dollari ma oibò pur sempre un vuoto. Da autolesionisti paragonare il cast stellare di Nine con gli interpreti di 8 e 1/2, persino un'attore solido come Daniel Day Lewis esce con le ossa rotte dal confronto con Mastroianni tanto musone-sciatto il primo quanto affascinante e indolente il secondo al punto da far sembrare il Guido Contini la caricatura moralista di Guido Anselmi. A fargli da spalla la bella Kate Hudson, nel ruolo - inutile - della redatrice di Vogue, Penelope Cruz l'amante svampita che volteggia in altalena un po' come lo sceicco bianco (ed è forse l'unico momento vitale del film), Nicole Kidman musa ingessata e imbolutinata e Marion Cotillard l'unica veramente calata nella parte della moglie. Meglio dimenticare Judi Dench che si dimena su un piano avvolta nel boa di struzzo, mentre è divertente e brava la Fergie/Saraghina che però non ispira in alcun modo il senso di attrazione e paura del donnone che balla la rumba sulla spiaggia sollevando in aria il Guido-bambino incantato. La squadra italiana è relegata al ruolo di tappezzeria, Sophia Loren - capitana di lungo corso - ottiene qualche spazio in più nel ruolo di mamma-tutto come anche Valerio Mastrandrea in quanto factotum del cupo Guido. Gli altri o si vedono poco, come Ricky Tognazzi ed Elio Germano o nulla come nel caso di Martina Stella e Alessia Piovan.
Un vero carrozzone da Las Vegas con il meglio dell'Italia for dummies dei meravigliosi anni 60 e le carte in regola per diventare un cult nel suo genere (l'ultra Kitsch)al ritmo dell'inascoltabile "Be italian" che imperversa per tutta la pellicola.
Comprensibile il motivo per il quale Fellini a suo tempo fece cambiare tutti i nomi al musical originale, ma aimè non è bastato!
Claudia Patruno
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Nine |
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Titolo originale
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Nine |
Nazione |
USA, 2009 |
Genere |
Musical |
Durata |
121 min |
Regia |
Rob Marshall |
Cast |
Daniel Day-Lewis, Penelope Cruz, Marion Cotillard, Nicole Kidman, Sophia Loren, Judi Dench, Kate Hudson, Ricky Tognazzi, Stacy Ferguson, Valerio Mastandrea, Enzo Squillino Jr., Elio Germano, Martina Stella, Giuseppe Spitaleri, Giuseppe Cederna
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Trama: |
Guido Contini, il regista italiano più celebre al mondo, è alle prese con uno dei momenti più drammatici della sua ispirazione creativa. Privo di idee e storie da raccontare, incalzato dal produttore che esige un film nuovo e diviso fra l'amore per la moglie e la passione per l'amante, si rifugia in un non-luogo fra realtà e fantasia.
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web |
http://nine-movie.com |
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RC- 1/2 - Anno IV 8 gennaio 2010 |
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