Uomini in poltrona, replicanti all’azione

Non c’è niente da fare, per gli umani in carne ed ossa sono tempi davvero duri. Basta dare uno sguardo alla programmazione cinematografica di questo mese per accorgerci che sono i cloni a farla da padrone sul grande schermo – per fortuna solo lì, per ora.
A fianco del colossal in 3D Avatar, che ci fa immergere in un pianeta popolato da creature pilotate a distanza da esseri umani, si fa spazio “Il mondo dei replicanti”, film diretto da Jonathan Mostow e prodotto dalla Walt Disney, ambientato in un fantascientifico futuro non si sa se prossimo o remoto. Dopo aver visto il film viene da pregare per la seconda possibilità.
In questo mondo che verrà, gli uomini decidono – attenzione, nessuno li costringe a questa “pazzia” collettiva – di invecchiare chiusi in casa comodamente seduti su una “poltrona stimolante” attraverso la quale telecomandare il proprio avatar – forse meglio dire “replicante” altrimenti si rischia di fare confusione... 
Le strade si popolano di surrogati robotici gettati in pasto alla pericolosa vita di tutti i giorni, replicanti dall’aspetto plastico, quasi sempre migliore di quello del proprio “padrone” rinchiuso volontariamente nelle sicure mura domestiche. Quasi sempre, appunto, eccezion fatta per il protagonista – l'agente Greer interpretato dal noto Bruce Willis calvo – che nel mondo dei replicanti è rappresentato da un improbabile Bruce Willis con parrucca bionda, elemento quest’ultimo che da alla sua nobile e ardua missione un tocco di ridicolaggine – forse non voluto – che stempera un po’ i toni apocalittici del film.
La missione che l'agente Greer è chiamato a compiere è investigare su una serie di delitti legati a figure chiave dell'industria robotica. Queste morti aprono uno scenario inaspettato ed estremamente inquietante: l’utilizzo dei replicanti può rivelarsi fatale poiché si può morire mentre si è connessi al proprio alter ego robotico.
Ad affiancare Greer nelle sue indagini c’è l’agente Peters, interpretata dall’affascinante attrice australiana Radha Mitchell. Entrambi si muovono nel mondo reale grazie ai loro replicanti fino a quando il surrogato di Bruce Willis non resta ucciso. L’agente in carne ed ossa, miracolosamente salvo solo perché in quel momento “scollegato”, è dunque costretto a continuare le sue indagini di persona, in un mondo ormai popolato da robot “travestiti” da umani belli e in forma smagliante.
Paradossalmente la morte virtuale fa riscoprire al protagonista la vita reale e fa riflettere noi spettatori sui limiti del progresso tecnologico e sui rischi che l’umanità può correre se gli incessanti passi avanti della tecnologia non vengono affiancati da profonde riflessioni etiche e morali che mettano al centro l’uomo, la sua dignità e la sua sopravvivenza su di un pianeta che merita rispetto e attenzione.
Adattamento di una storia a fumetti ideata da Robert Venditti e Brett Weldele, “Il mondo dei replicanti” è un buon film che fila liscio e corre spedito fra trovate azzeccate e atmosfere “alla Terminator”, ma Jonathan Mostow, per dirla con il magnifico trio sanremese, avrebbe sicuramente potuto “dare di più”. 

Linda Fratoni

Il mondo dei replicanti
Titolo originale
Surrogates
Nazione
USA 2009
Genere

Azione

Durata
95 min
Regia
Jonathan Mostow
Cast

Bruce Willis, Radha Mitchell, Ving Rhames, Rosamund Pike, Ned Vaughn, Jack Noseworthy, James Ginty, Michael Cudlitz, Rachel Sterling, Michael O'Toole

Trama:

In un futuro prossimo, gli esseri umani vivono in condizione di totale isolamento, lasciando che tutte le interazioni sociali siano compiute dai "surrogati", copie robot di ogni individuo che ne migliorano l’aspetto e le caratteristiche caratteriali. Quando però alcuni surrogati vengono eliminati misteriosamente, un agente di polizia (Bruce Willis) sarà costretto a rompere il suo isolamento ed agire in prima persona per cercare di scoprire il colpevole. Tratto dal fumetto di Robert Venditti e Brett Weldele pubblicato dalla Top Shelf Comix.

 
web

www.chooseyoursurrogate.com/

http://ilmondodeireplicanti.it

RC- 1/2 - Anno IV 8 gennaio 2010

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