botte, violini e deduzioni

E' ipertrofico, esgerato e fragoroso questo ritorno al cinema del padre di tutti gli investigatori privati creato da sir Arthur Conan Doyle. Dimenticata la mantellina e il berretto e soprattutto la proverbiale frase "elementare Watson", a dar vita al cerebrale investigatore con la pipa è chiamato il sempre più bravo e ironico Robert Downey jr. con barba lunga, vezzi, capricci vari e acceni di autolesionismo in cui si perdono i confini fra interprete e personaggio. Al suo fianco Jude Law è un dottor Watson nient'affatto mite, piuttosto una spalla rocciosa e di innegabile buonsenso, complice/vittima del detective tutto genio e sregolatezza di Baker Street.
Il rischio nel rimaneggiare i miti è sempre quello di venire intimiditi e di certo Sherlock Holmes incute una certa reverenza, tuttavia il regista affronta con energia - tanta! - e passione la rilettura delle avventure di Holmes, di cui la sceneggiatura rutilante di Lionel Migram e Michael Robert Johnson rappresenta una piccola summa. Ed è negli autori la distanza dallo stereotipo di Sherlock Holmes poichè proprio a Lionel Wigram si deve la paternità del fumetto pulp e chiassoso cui si deve la prima rilettura dell'investigatore al quale attinge Ritchie.

Sullo sfondo una riscostruzione veramente bella e realistica della Londra di fine 800 in cui miseria e sudiciume di mescolano con il fervore della rivoluzione industriale.
Ritchie insegue la meraviglia e l'eccesso, a volte con risultati discontinui o spiazzanti come l'ultimo RocknRolla, in questo caso creando divertimento e spettacolarità che hanno ben poco dello spirito vittoriano, ma calano il personaggio nel nostro immaginario dell'orrore contemporaneo e riescono ad avvincere anche i fedelissimi di Conan Doyle.
Nel finale entra in scena, ed è il caso di dire "elementare!", il perfido Professor Moriartry, che si favoleggia essere interpreato da uno degli attori preferiti di Ritchie, Brad Pitt, che, come un deus ex-machina che conclude l'episodio e di fatto annuncia l'avvio di una saga. Esperimento riuscito e mentre il sequel è già in cantiere la Warner boss ha già affidato al regista il remake di Excalibur.

Claudia Patruno