Nato a Trieste nel 1909 Mario Luzzatto porta splendidamente i suoi 100 e passa anni. Dopo aver studiato a Venezia, a Milano ed a Buenos Aires, presso gli studi di alcuni pittori, ha iniziato ad esporre in maniera sistematica, con successo di pubblico e di critica, ma non è mai stato, per scelta, solo pittore. Preferendo la carriera di assicuratore, nella quale ha raggiunto i massimi vertici tanto da essere insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro, ha considerato fare arte sempre il suo momento di libertà, di evasione e di creatività.
La sua vita si è pertanto svolta su molteplici binari, ivi compreso il lungo soggiorno in Argentina dove si era rifugiato nel 1939 a causa delle leggi razziali e dalla quale è tornato solo nel 1958. Una volta raggiunta la pensione ha iniziato a fare l’artista a tempo pieno.
La mostra, a cura di Carmine Siniscalco, raccoglie alcune delle sue carte, soprattutto quelle relative agli anni Settanta.
Sono disegni ad inchiostro, ad acquerello, a matita, a pastello su carta e cartoncino. Sono paesaggi, costruzioni e composizione “astratte”, ritratti e figure di ispirazione cubista, “omaggi” all’arte come “Omaggio a Savinio” del 1976.
A queste carte si aggiungono quelle realizzate recentemente, a documentazione di una creatività ancora tutta in progress.
Stefania Severi
Info
MARIO LUZZATTO
Dal 21 dicembre 2009 al 16 gennaio 2010
Roma
Studio S Arte Contemporanea
via della Penna 59
Orario:
dal lunedì al sabato ore 16-20
il martedì, giovedì e sabato anche 11-13
ROMA
CULTURA Mensile di Immagini, Suoni e Scritture
Registrazione Tribunale di Roma n.354/2005 del 19 settembre 2005
Direttore responsabile: Stefania Severi - Responsabile di Redazione:Claudia
Patruno
Nato a Trieste nel 1909 Mario Luzzatto porta splendidamente i suoi 100 e passa anni. Dopo aver studiato a Venezia, a Milano ed a Buenos Aires, presso gli studi di alcuni pittori, ha iniziato ad esporre in maniera sistematica, con successo di pubblico e di critica, ma non è mai stato, per scelta, solo pittore. Preferendo la carriera di assicuratore, nella quale ha raggiunto i massimi vertici tanto da essere insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro, ha considerato fare arte sempre il suo momento di libertà, di evasione e di creatività.
