IL PASSATO E IL PRESENTE

 

“L’amore ha radici profonde” è un romanzo che si articola in un paesaggio molto preciso, San Pietro Infine, in provincia di Caserta, a pochi chilometri da Cassino, al confine col Lazio e con l’Abruzzo, come allude lo stesso nome della località, “Infine”, che è “sul confine”. L’epoca oscilla tra l’ultimo periodo della seconda guerra mondiale ed il dopoguerra. I protagonisti, infatti, si muovono tra il presente ed il ricordo di quel passato di guerra che ha completamente cancellato il paese, tanto che i suoi abitanti lo hanno ricostruito a qualche chilometro di distanza. San Pietro Infine è stato completamente distrutto (8 -16 dicembre 1943) perché fu scelto dai tedeschi come baluardo per fermare l’avanzata alleata.
Il grande regista John Ford, all’epoca ufficiale al seguito della Quinta Armata come operatore cinematografico, ha documentato quegli eventi. In tale contesto i valori della tradizione si scontrano con quelli della modernità, la mentalità cittadina si scontra con quella paesana, la visione realistica si scontra con quella onirica. Si mescolano le carte del destino tra emigrazione e rimpatrio, tra vecchie e nuove bontà e tra vecchie e nuove cattiverie. Il racconto è anche un ritorno alle radici, che è del protagonista ma anche dell’autore, lui stesso da piccolo testimone di quei tragici eventi che, in fondo, sono i veri protagonisti del romanzo.
Arnaldo Zambardi ha pubblicato opere di narrativa, di saggistica, di poesia e di teatro. Studioso di metodologie critiche ha fondato la critica semiosociologica, esaminando i testi sotto i profili semiologico e sociologico, ed ha pubblicato sull’argomento numerosi saggi tutti editi da Bulzoni.

Stefania Severi

L’amore ha radici profonde
Titolo originale
L’amore ha radici profonde
Autore
Arnaldo Zambardi
Edizioni

Aracne

Pagine
287
ISBN
97888-548-2088-3
Prezzo di copertina:
Euro 18,00
Descrizione:

“L’amore ha radici profonde” di Arnaldo Zambardi è un romanzo d’amore che si sviluppa in un contesto storico ed ambientale molto preciso. Non è un romanzo storico ma si alimenta di una realtà storica pulsante e che ci riguarda da vicino: gli ultimi anni della seconda guerra mondiale e il dopoguerra sul fronte di Cassino. È un viaggio nella memoria e nel disagio causato dalla guerra e dall’emigrazione.


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