siate bravi se potete
Europa, fine dell'ottocento, in uno shtetl, in un villaggio, della Polonia, a notte fonda marito e moglie hanno di che discutere se il loro anziano ospite sia o meno un dybbuk, un zombie. Nel dubbio la moglie prende in mano la situazione e un punteruolo da ghiaccio con il quale pugnala il mite vecchietto che, sanguinante, lascia poco ospitale coppia e si allontana nella tormenta di neve. Un film Horror? No, l'ultima fatica dei "seri" Cohen, perfezionisti e spietati nel raccontare il disperato cammino verso la rettitudine, la concretezza, l'essere un "Mensch", una persona seria.
Il film più autobiografico fra le perle di iperrealismo dei fratelli Cohen è sicuramente anche quello che alla stragrande maggioranza del pubblico sembrerà il più indigesto. Privo di pura spensieratezza e in compenso ridondante di battute e riferimenti alla cultura ebraica, A serious man mette le carte chiare in tavola fin dal principio a partire dal il prologo in yiddish per passare ai giorni nostri con il giovane figlio - degenere - del mite ed apatico Larry Gopnik, colto in flagranza di reato mentre ascolta i Jefferson Airplane durante la lezione di yiddish. Certo non manca la comicità grottesca tipica dei fratelli, ma ogni risata finisce per essere smorzata dai capovolgimenti del destino in questa trasposizione del libro di Giobbe ambientato nel placido e lindo MidWest Americano degli anni 60. Colpito dall'ira di Ashem, il Signore onnipotente, lo slavato Larry assiste inerme allo spettacolo della sua vita che va a rotoli, mentre amici e parenti si premurano di "rassicurarlo" che se Dio lo vuole punire avrà pure i suoi buoni motivi. Si, va bene, ma quali? Paziente ed errante, Larry si mette nelle mai di tre rabbini perchè lo ilumminino sul senso delle ingiustizie che subisce, per concludere drammaticamente che per l'ingiustizia su questa terra non ha senso o spiegazione.
Strepitoso il cast, la colonna sonora da trip di acido e le ambientazioni, a partire dagli studi dei tre rabbini con annesse storie da no-sense assoluto alla ricerca delle risposte sul come Dio scelga di parlarci - se poi in effetti lo fa... per finire al saggio e semplice "fa il bravo ragazzo" unico consiglio che il vecchissimo rabbino da al figlio di Larry.
C'è un detto popolare per cui se due ebrei discutono si sostengono almeno tre opinioni diverse, ma in questo caso preparatevi ad ascoltarne ben di più e ad accettare che la parabola straniante del professor Gopnik vale tanto per un ebreo quanto per un cattolico, mussulmano o altro! ...E ricordatevi di fermarvi per i titoli di coda, ultima burla dei fratelli che tengono a chiarire che «nessun ebreo è stato maltrattato durante la realizzazione di questo film».
Claudia Patruno
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Cast |
Michael Stuhlbarg, Richard Kind, Fred Melamed, Sari Lennick, Aaron Wolff, Jessica McManus, Peter Breitmayer, Brent Braunschweig
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Trama: |
1967, Larry Gopnik, professore di fisica del Mid West, sta per essere lasciato dalla moglie, ha il fratello disoccupato parcheggiato sul divano, il figlio Danny allo sbando e la figlia Sarah che ruba costantemente dal suo portafogli per potersi rifare il naso. Come se non bastasse un anonimo gli scrive lettere piene di minacce, uno studente tenta di corromperlo per ottenere la promozione e la bella vicina di casa gli infligge insopportabili tormenti prendendo il sole nuda. Alla ricerca del perduto equilibrio, Larry chiede consiglio a tre rabbini diversi per trovare finalmente la strada che lo renda, un mensch ovvero un uomo serio.
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