Un ghost writer è un autore pagato per scrivere un libro o un articolo del quale la paternità verrà poi attribuita ad altri. Un anonimo quindi, come anonimo rimane infatti il ghost writer interpretato Ewan McGregor in questa fedele e inquietante trasposizione del best-seller di Robert Harris. Ghost Writer tesse una trama di inganni e taciute connivenze in cui sembra essere coinvolto Adam Lang, ex primo ministro inglese ritiratosi a vita privata su un isoletta-fortezza allargo degli Stati Uniti, che rimanda ad esili celebri come quello di Buonaparte a S.Elena. Qui approda in pieno inverno il ghost writer, interpretato da McGregor, assoldato per completare le memorie dell'ex premier dal momento che il recedente autore ha dato un forfait definitivo suicidandosi prima di chiudere il libro. Lasciatosi alle spalle la terraferma e con lei sciami di manifestanti, lo scrittore viene calato in un clima di totale straniamento dalla realtà, complice in questo l'eccellente ambientazione sull'isola di Martha's Vineyard spazzata da vento e pioggia.
Nella dimoria elitaria e e al tempo stesso tetra dell'ex premier vive una piccola corte in cui spiccano Ruth, ex first lady ambiziosa e astuta, la fedele segretaria Amelia ed infine un misterioso professore americano. tutto intorno si respira l'aria di diffidenza e sospetto della CIA, al punto che tutti sembrano spiarsi reciprocamente.
In questo contesto il ghost writer non è un supereore o un agente segreto in pectore, ma al contrario sembra essere sempre in ritardo nelle deduzioni e sempre più consapevole di essere solo una rotella in un ingranagio molto più grande di lui, il che rende il personaggio concreto e la storia verosimile.
Il personaggio di Lang, che in modo più che evidente ricalca il profilo e le scelte politiche di Tony Blair durante l'ultima guerra in Iraq, ha il viso di Pierce Brosnan, perfetto nel ruolo del rassicurante e prezzolato uomo di potere che in apparenza non ha nulla da nascondere. Mentre la vera sospresa del film è Olivia Williams che veste i panni della moglie/consigliera con tratti diabolici degni del teatro shakesperiano.

Il film di Polansky si inserisce nella tradizione del thriller politico-gotico, con evidenti omaggi allo stile narrativo di Hitchcock, dovuti anche alla bravura di Ewan McGregor che ricorda molto due attori prediletti dal maestro, James Stewart e Cary Grant. Alla validità del copione Polansky aggiunge il suo talento visivo che si manifesta nelle atmosfere lugubri della reggia/carcere in cui sono rinchiusi i personaggi alle scelte di ambientazione in cui la Natura si mostra in tutta la sua ostilità.

Presentato in apertura dell'ultimo Festival di Berlino è stato premiato con l'Orso d'argento, premio accompagnato sfortunamtamente da strascichi polemici per via degli arresti domiciliari di Polansky, raggiunto da un mandato di cattura internazionale.
E' nfine opportuno segnalare e non solo per amor di cronaca, che tutti i riferimenti a fatti o persone sono - certo - casuali, ma Robert Harris è stato realmente il ghost writer di Tony Blair.