Come una classica galleria di uomini illustri, i cui cammei scorrono magniloquenti lungo le pareti, quella ideata e realizzata da Bruno Caruso è un’enciclopedia visiva che illustra e indaga i pregi e i difetti, le virtù e i vizi della storia.
Pittori, scrittori, musicisti, intellettuali, uomini politici compongono un’ideale galleria di ritratti, a metà tra poesia e cronaca, in grado di riconsegnarci la personalissima mitologia della vita moderna dell’artista: da Antonello da Messina a De Chirico, da Tomasi di Lampedusa a Sciascia, da Alberto Sordi a Marco Ferreri, la mostra restituisce oltre 50 effigi di uomini che hanno contribuito a realizzare quell’idea tutta italiana di cultura.
Figlio della Sicilia ma viaggiatore instancabile, tra i massimi disegnatori, incisori e illustratori degli ultimi decenni, Caruso ha sempre affiancato alle proprie doti figurative, di una figurazione salda e sinceramente rispettosa della tradizione, l’urgenza d’impegno civile e la volontà di denuncia.
Nel registrare le contraddizioni della società contemporanea, tuttavia, il linguaggio di Caruso è raramente spietato e più spesso venato di sottile ironia e di tenace ottimismo. Senza dimenticare i grandi maestri del Rinascimento la sua riflessione si concentra soprattutto sui grandi pensatori e sugli intellettuali del Novecento che ha avuto la fortuna o la sfortuna di incontrare nel suo cammino.
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