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cinema |
Il figlio piu' piccolo
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Ultimo capolavoro di Pupi Avati, “Il figlio più piccolo” è una splendida commedia drammatica che vede protagonista un inedito Christian De Sica che abbandona – chissà se definitivamente… – i sorrisi a trentadue denti, i gesti convulsi e leziosi, la battuta facile e qualche volta volgare del cinepanettone per interpretare, sotto la straordinaria guida di un regista che tiene alta la bandiera del cinema italiano, uno spregevole e al contempo malinconico “furbetto del quartierino” che sguiscia con maestria e impressionante disinvoltura tra maxi raggiri di tangenti e loschi traffici ai danni dei più deboli.
“Il figlio più piccolo” è la storia di Luciano Baietti, interpretato dal sorprendente De Sica, un losco figuro che sembra dar voce, corpo e anima alle peggiori intercettazioni pubblicate sui giornali in questi mesi.
La storia inizia a Bologna nell’estate del ’92 quando Luciano abbandona la moglie Fiamma subito dopo il loro matrimonio riparatore e, soprattutto, immediatamente dopo essersi fatto intestare tutti i beni immobili di lei, donna ingenua, buona e un po’ svitata – una splendida e brava Laura Morante – che non smetterà mai di amare questo suo marito furfante e imbroglione.
In quell’ormai lontana estate bolognese, Luciano non ha abbandonato solo una moglie innamorata ma anche due figli piccoli che, ai giorni d’oggi, ritroviamo adulti: Paolo, il figlio maggiore che ora lavora in un locale e detesta quel padre scomparso da tempo nel nulla, e Baldo, il figlio più piccolo – che dà il titolo alla storia –, diventato un ragazzo obeso, buono e generoso che studia cinema, sogna di diventare un regista di film horror e vive modestamente con la madre, faneé e nevrotica che insegue il sogno di una carriera musicale.
La modestia e la semplicità della vita di Fiamma e dei suoi figli vengono accentuate ancora di più dal contrasto con la ricchezza e lo sfarzo nei quali è immerso Luciano che, intrattenendo loschi affari con politici, imprenditori e avvocati, è riuscito a costruire un impero economico che gravita attorno alla “Baietti holding”, una multinazionale pacchiana e pericolante, un colosso d’argilla tenuto in piedi dall’inesauribile voglia di riscatto di Luciano e dall'incredibile capacità di ricatto del suo commercialista Bollino, un accattivante e convincente Luca Zingaretti che ha abbandonato sulle spiagge sicule il brillante Commissario Montalbano per vestire i panni dello scaltro “deus ex machina” e burattinaio senza scrupoli.
Sarà proprio il cinico commercialista a congegnare la “trappola” per incastrare l’innocente figlio più piccolo, magistralmente interpretato da Nicola Nocella, un giovane attore al suo esordio cinematografico, “pescato” da Avati nel prolifico mare del Centro Sperimentale.
Perché incastrare il povero Baldo? Per questioni di denaro, ovviamente. L’impero della Baietti holding, immerso nell'illegalità, sta per crollare e quale soluzione migliore se non quella di trovare un prestanome sul quale scaricare la responsabilità degli enormi debiti e dei piccoli crimini?
Agli occhi dello scaltro commercialista, Baldo appare il capro espiatorio perfetto: buono, ingenuo e sensibile al savoir faire di quell’estraneo bugiardo che intende lasciargli subito i suoi averi e che gli fa credere di essere un dio della finanza e dell’imprenditoria, un uomo talmente ricco che entrando in un albergo “non prenota una stanza, ma se gli gira lo compra”. Ben presto però, il giovane Baldo si scontrerà con una realtà drammaticamente differente…
Nella conclusione del racconto, come quasi sempre accade nel cinema di Avati, assistiamo al tentativo di una ricomposizione. Il piccolo nucleo familiare fatto di persone così strane, così diverse e apparentemente incompatibili si riunisce come per magia e tutti gli artefici di questo percorso si ritrovano al punto di partenza, pronti a darsi una seconda opportunità.
“Il figlio più piccolo” è un film duro, drammatico e al contempo dolce e comico che ruota attorno a due temi estremamente attuali, denaro e corruzione, che fluttuano sullo sfondo di uno degli argomenti più amati da Pupi Avati, la famiglia.
Girato in buona parte negli studi di Cinecittà, alcune inquadrature si pregiano di splendidi scorci romani e molte altre ritraggono la città natale del regista, Bologna, che fa da sfondo alle scene interpretate da Laura Morante, una bravissima attrice che si è completamente appropriata di questo personaggio, interpretandolo con un’emotività e un’affettività straordinarie.
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6 aprile2010 |
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Linda Fratoni |
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Il figlio piu' piccolo |
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Titolo originale |
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Il figlio piu' piccolo |
Nazione |
Italia 2010 |
Genere |
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Commedia, Drammatico |
Durata |
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100 minuti |
Regia |
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Pupi Avati |
Cast |
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Christian De Sica, Laura Morante, Luca Zingaretti, Gisella Marengo, Sydne Rome, Manuela Morabito, Nicola Nocella, Marcello Maietta, Fabio Ferrari, Massimo Bonetti, Alessandra Acciai, Alberto Gimignani, Maurizio Battista, Giulio Pizzirani, Vincenzo Failla, Matilde Matteucci, Pino Quartullo, Omar Pedrini |
Trama |
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E' un giorno d'estate del 1992 a Bologna. Il matrimonio di Luciano Baietti e Fiamma, già genitori di due bambini di pochi anni, si consuma affrettatamente. Appena il tempo di un brindisi nei bicchieri di carta e lo sposo parte in compagnia di uno strano personaggio e con un mazzo di documenti con i quali la sposa gli intesta i suoi beni immobili. Anni dopo, ai giorni nostri, i due bambini sono cresciuti: il maggiore, Paolo Baietti, lavora in un locale del centro e odia quel padre scomparso nel nulla; il figlio più piccolo, Baldo Baietti, buono e generoso, studia cinema e vive modestamente con la mamma e con Sheyla, accompagnando le due donne nei loro patetici tentativi di carriera musicale e assistendo Fiamma nelle sue frequenti crisi esistenziali. Nel frattempo, nella campagna laziale, Luciano fa la bella vita nella sua lussuosissima villa: con i soldi della ex moglie e i consigli di Sergio Bollino, vera eminenza grigia della Baietti Enterprise, è presidente e uomo immagine di una holding che vive di loschi traffici e spudorate raccomandazioni e connivenze. Ma i tempi si fanno difficili e gli appoggi iniziano a vacillare pericolosamente: la grande idea è trovare un prestanome sufficientemente ingenuo e fiducioso su cui scaricare la responsabilità delle situazioni più compromesse. Qualcuno che non sappia e non possa dire di no, qualcuno facile da raggirare, magari facendo appello a improbabili ragioni del cuore: Baldo... |
Distribuzione |
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Medusa |
web |
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http://ilfigliopiupiccolo.it/
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trailer |
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