spazio: ultima frontiera!
Siamo a Roma, nella borgata del Trullo, alla fine degli anni 50, la piccola Luciana scappa via dalla chiesa in cui avrebbe dovuto ricevere la prima comunione. Nella corsa si strappa di dosso il velo di tulle, il vestitino bianco pieno di merletti per finire a rifuggiarsi nel bagno di casa. Dall'altra pate una mamma in lacrime che la implora "Perché mi fai questo?". Già...pechè?! Perchè Luciana è comunista, "figlia d'arte" di un padre impegnato nella sezione di quartiere ed ora scomparso e rimpianto dai due figli, la combattiva Luciana e il fratello Arturo, flaggellato dalle cure per l'epilessiache lo estraneano progressivamente dalla realtà. A nulla servono le lacrime di mamma Rosalba, rea di essersi risposata con un patrigno, un borghese unto e petulante che i due figliastri hanno deciso essere fascista.
E' l'anno in cui la cagnetta Laika affrontò per prima lo spazio, gil anni della Guerra Fredda, l'inizo della grande sfida per la conquista della luna fra americani e russi. Ovviamente Lucana e Arturo tifano per Gagarin e Valentina Tereskova i cosmonauti sovietici ('astronauti' erano gli odiati americani) e anzi più passa il tempo più Arturo sembra incapace di pensare ad altro. Arriva il 1963 e con quello i quindici anni di Luciana, entrata a far parte del circolo della FIGC locale, nella sezione che frequentava suo padre, che trascorre la sua adolescenza fra tetre riunioni di partito in scantinati male illuminati (con lo sfiancante "servono proposte...forza"), volantinaggio, cortei e faticose affisioni notturne di manifesti. E se la convivenza familiare si fa sempre più tesa non si può dire che la vita in sezione sia più facile, aggressiva e spregiudicata Luciana non esita a picchiare per gelosia una compagna. Ma imparerà a sue spese che l'ideologia a cui si aggrappa e su cui forma la sua etica impulsiva non sono condivise con lo stesso fervore appassonato. E se si ruba il ragazzo alla figlia del segretario di sezione fatalmente si paga pegno, in questo caso un viaggio premio a Mosca che le viene negato, perchè, come le "rivela" il ragazzo "nessuna si fidanza con quelle come te".
Esordio alla regia di Susanna Nicchiarelli, che firma anche la sceneggiatura a quattro mani con Teresa Ciabatti., "Cosmonauta" ha il pregio di ricreare atmosfere e sensibilità che riportano ad una dedizione per l'ideologia, qualunque essa sia, e la volontà di vivere esprimendo pienamente la propria personalità. Ottimi gli attori, dalla dolce Claudia Pandolfi alla passioanria Miriana Raschillà. Bella anche la colonna sonora con in testa il "cuore matto" di di Little Tony. e per finire "Cosmonauta" ha il grande merito di riuscire a parlare di adolescenza senza smielate passeggiate a tre metri sopra il cielo.
Claudia Patruno
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Trama: |
A cavallo degli anni Sessanta Arturo e Luciana, fratello e sorella, comunisti convinti e sfegatati nonostante la giovane età, vivono insieme il fenomeno della corsa allo spazio facendo il tifo per i cosmonauti sovietici: ma il rapporto tra i due si complica a mano a mano che crescono. Luciana, adolescente aggressiva e spregiudicata,comincia ad avere i primi fidanzati e a vergognarsi sempre di più di quel buffo fratellone che invece, forse per via dell’epilessia, sembrerebbe non crescere mai.
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