Romanzo per una donna “splendida splendente”
A quindici anni dalla morte di Moana Pozzi, lo scrittore Ivan Guerriero dedica a questa donna “splendida splendente” il suo romanzo d’esordio, pubblicato dalla casa editrice Agenzia X e vincitore del prestigioso Premio Calvino 2009, assegnato al miglior romanzo inedito.
“Splendido splendente. Romanzo per Moana” è caratterizzato da uno stile turbinoso e una punteggiatura quasi assente. Una sorta di flusso di coscienza joyciano, che porta alla luce i pensieri di Marzio Milani, personaggio di fantasia che conosce l’attrice nel 1978, quando sono entrambi adolescenti, se ne innamora e ne segue la parabola pubblica ed esistenziale.
Una parabola individuale che si disegna e si staglia sullo sfondo di un’Italia provinciale, a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, quando Milano – città che Moana attraversa come un fulmine sensuale – è in preda all’esplosione della moda e del cinema hard, tra la ricchezza che fa mostra di sé nell’affollato e luminoso Corso Vittorio e una nuova sessualità, decisa e dirompente, che trova in Moana una vera e propria icona.
In questa città perbenista, che dopo aver sorseggiato il Campari all’ora dell’aperitivo si scopre trasgressiva e spregiudicata, Marzio Milani frequenta, da adolescente, la scuola Montessori di via Milazzo dove conosce il figlio di un Segretario di sinistra, corpulento e con gli occhiali. Si tratta di Bettino Craxi, che riapparirà nel libro tra le conquiste di Moana.
Estate 1978, Liguria, Camogli, spiaggia: Marzio rimane folgorato dalla visione di una ragazza bellissima che esce dall’acqua e cammina ostentando un corpo perfetto. Questa venere adolescente avanza fra gli asciugamani, noncurante delle occhiate desiderose degli uomini e degli sguardi severi delle donne.
Marzio e Mona si amano, si separano e le loro vite scorrono parallele: lei a Roma, alle prese col difficile e crudele mondo del cinema; lui a Milano, fra locali, passerelle e il suo lavoro di importatore di giochi da tavolo.
Ogni capitolo del libro è un anno ed ogni anno scorre accompagnato dai versi tratti da canzoni di Sanremo del momento, che fanno da specchio alla società di quegli anni.
Come spiega lo stesso Ivan Guerriero, in un’intervista rilasciata alla rivista Marieclaire, “spesso sono canzoni i cui testi contrastano volutamente con quello che viene raccontato nel capitolo, ad esempio Felicità di Albano & Romina ‘intitola’ il capitolo che parla del processo per la strage di Piazza della Loggia a Brescia”.
Al racconto del protagonista, turbinoso ed immediato, si alternano i pensieri della diva vietata ai minori, parole che colpiscono dritto al cuore dando voce ad una Moana riflessiva, struggente, profonda… come il significato del suo nome, Moana, che in lingua polinesiana significa “laddove il mare è più profondo”.
Linda Fratoni
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"Splendido splendente" ripercorre la vita di Moana Pozzi da un punto di vista inedito.
La voce narrante è quella di Marzio Milani, che conosce l'attrice nel 1978, quando sono entrambi adolescenti, e ne segue la parabola pubblica ed esistenziale con lo sguardo che si riserva a un vero amore.
Sullo sfondo l'Italia che cambia, dagli anni ottanta ai nostri giorni, e il rapporto con il desiderio e la morale di un paese che sembra condannato, al di là dei suoi slanci, a rimanere comunque provinciale.
Rielaborando con scrittura incalzante le fonti di cronaca e l'immaginario pop, Ivan Guerrerio restituisce vita al mito e lo mostra sotto una nuova luce.
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