Crazy love: le innumerevoli sfaccettature dell’amore accarezzate dalla voce calda ed avvolgente di Michael BublÉ

A due anni dall’uscita del disco “Call me irresponsible”, Michael Bublé torna con un nuovo Cd dal titolo “Crazy love”.
Quest’ultimo lavoro, nono album del cantante canadese, è composto da quattordici brani di cui due inediti:  “Haven't Met You Yet” – scritto da Bublè con Alan Chang ed Amy Foster, scelto per essere il singolo estratto dall’album – e l’emozionante ballata “Hold On” – la storia di un amore fallito dalle cui ceneri nasce una splendida e duratura amicizia.

Per l’incisione del brano “Stardust” Bublé si è pregiato della collaborazione dei “Naturally 7”, la band statunitense dal distinto stile a cappella nata a New York nel 1999.
Tra le note di quest’ultimo disco risuonano quelle di celebri brani come "Cry Me a River", già interpretato da artisti del calibro di Ella Fitzgerald e Joe Cocker, e "Georgia on My Mind" del grande Ray Charles.
Impreziosisce l’album la collaborazione con “Sharon Jones & the Dap Kings”, la band funk-soul, nata a Brookling nel 1996, che affianca Michael nella cover di "Baby (You've Got What it Takes)", un successo rhythm & blues degli anni ’60 reso celebre dal duetto Dinah Washington e Brook Benton.

Accendiamo lo stereo, facciamo partire quest’ultimo cd di Bublè e… eccoci insieme a lui nello studio di registrazione. Durante le sessioni Michael ha voluto che le porte dello studio rimanessero aperte e che soffitti e pavimenti venissero microfonati per catturare ogni emozione del momento e far vivere ai suoi fans l’atmosfera e le sensazioni tipiche della sala d’incisione.

L’album “Crazy love” è  stato registrato tra New York e Vancouver con i produttori Bob Rock, Humberto Gatica e David Foster. È stato proprio quest’ultimo a notare Michael dopo gli iniziali successi ottenuti dal giovane durante le sue prime esibizioni in giro per il Canada e a procurargli il primo contratto con un’importante casa discografica.
Sono trascorsi ormai sei anni dal suo ingresso ufficiale nel mondo della musica e dall’uscita del suo album d’esordio dal titolo, forse poco fantasioso ma indubbiamente efficace, “Michael Bublé”.
In questi sei anni MB – è così che ormai lo chiamano tutti i suoi ammiratori – è cresciuto personalmente e professionalmente, tanto da arrivare a sedersi al tavolo dei big nello sfolgorante salone della musica internazionale. Oltre 11 milioni di dischi venduti, “sold out” ai suoi concerti tenuti in tutto il mondo, un incredibile stuolo di fans, innumerevoli apparizioni televisive nei programmi più popolari come, ad esempio, Oprah e David Letterman negli States, Wetten Dass in Germania, Star Academy in Francia, The Royal Variety Performance in Inghilterra, Kath & Kim in Australia, Il Festival di San Remo in Italia.

Quello che sta raccogliendo in questi anni Bublé è un consenso non solo di pubblico ma anche di critica e quest’ultimo album non tradisce né l’uno né l’altra.

Linda Fratoni