LA POESIA DEL QUOTIDIANO
Le finestre dell’anima (sottotitolo “pensieri e parole del profondo”) è il sesto libro di poesie dato alle stampe da Gianni Cristofani (Malepassu). Sono 30 poesie seguite, in appendice, dal ricordo del celebre medico Fratel Rino Cavalieri. Il libro va ad arricchire la produzione dello scrittore che annovera anche tre romanzi e cinque biografie. Cristofani, che si firmava prevalentemente Malepassu, ha dovuto aggiungere tale soprannome per poter essere identificato dai suoi estimatori. E’ una produzione cospicua, caratterizzata dal legame profondo che l’autore ha in primo luogo col suo paese, dove da sempre è impegnato politicamente a livello civico, Montebuono nel reatino, ed in secondo luogo con il suo lavoro (è andato in pensione da pochissimo). Proprio il suo lavoro, all’interno dell’IDI, l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata di Roma, l’ha portato ad avvicinare grandi personalità del mondo della medicina e religiosi di elevata statura. Tutto questo si ritrova non solo nei romani e nelle biografie, tutte di prima mano, ma soprattutto nelle poesie, caratterizzate dal senso sacrale della vita. Scrive Marina Como nella sua presentazione che la sua poesia di Cristofani celebra «Momenti di vita serena che appartengono a lui, ma anche a quelli come lui che riescono a godere di piccoli piaceri, di gesti quotidiani…». Illuminante è la poesia “Ho detto buongiorno” in cui il poeta dà il suo buon giorno al sole, ai gatti di casa ed alla moglie affermando che “ancor oggi posso dire buongiorno / con la pace nel cuore per un nuovo domani”. Io credo che pochi possano affermare di avere la pace nel cuore, anche perché sono pochi quelli che, distratti dal frastuono contemporaneo, si accorgono che questa pace è anche in loro e per loro. Questa poesia delle cose semplici è un invito a riscoprire il fascino consolatorio della pace. In copertina è riprodotto un dipinto di Vittorio Fava, residente da anni nel reatino.
Stefania Severi
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