L’AFRICA DI LUCARELLI
Dopo qualche anno di assenza dalla narrativa, Lucarelli ritorna con un ambizioso romanzo storico: alla vigilia della disfatta di Adua, in una Massaua disfatta dal caldo e dalla polvere, le vicende di uomini e donne al limite si intrecciano, mentre la catastrofe sta per abbattersi su tutti loro.
Il libro nel suo insieme non è esente da difetti: principalmente l’avvio troppo lento e difficoltoso, appesantito da troppi personaggi introdotti simultaneamente. Per tutte le prime cento pagine, la tentazione di abbandonare il libro rimane sempre abbastanza forte. Lo strano espediente di utilizzare nello stesso periodo verbi al passato e al presente, poi, risulta fastidioso e manieristico, soprattutto all’inizio.
Di contro all’avvio farraginoso, il finale risulta invece troppo sbrigativo, con il “cattivo” della storia così estremizzato da cadere nel grottesco e nell’inverosimile.
Eppure, nonostante i difetti, la capacità di raccontare di Lucarelli finisce in ogni caso per emergere: le immagini dell’esotica città coloniale di fine ottocento balzano fuori nitide e inquietanti. Le passioni torbide che muovono i personaggi, il sesso, l’odio, e soprattutto l’interesse, soffiano su tutto come un vento torrido che attizza un incendio. E il mondo misterioso dei neri colonizzati, carico di suggestione, sempre in bilico tra rivolta e integrazione: e dentro di loro ancora tutti i riti, le magie, il legame con una natura così straniera e ostile per i bianchi.
Riesce, questo libro, a costruire l’immagine di un mondo. Quanto davvero aderente a ciò che davvero fu non è dato sapere. E però un mondo sfaccettato, suggestivo, difficile da dimenticare.
Marta Baiocchi
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Descrizione: |
Il libro è ambientato a Massaua, in Eritrea, nel gennaio del 1896. Sbarcano le truppe italiane, sono soldati che tra sessanta giorni moriranno ad Adua, nella più colossale disfatta che il colonialismo europeo abbia mai subito. L'Italia cerca un posto al sole, tra le potenze. I soldati italiani troveranno nemici superiori per armamenti, numero, conoscenza del terreno. Tra gli italiani che sbarcano ce n'è uno che ha un motivo diverso dagli altri per fare il soldato in Eritrea. Poi c'è una fanciulla che sembra fragile, e anche lei, come il soldato, ha un motivo tutto particolare per stare lì.
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