Riflescienza
ARBITRI DEL LIBERO ARBITRIO
Un esperimento compiuto nel 1983 è stato spesso addotto come indizio del fatto che la consapevolezza di prendere una decisione potrebbe essere solo un’illusione.
Ad un gruppo di volontari venivano registrate le onde cerebrali mediante elettrodi, e gli veniva chiesto di muovere un braccio quando lo decidevano. L’osservazione che destò stupore è che, in questo sistema, ogni volta che il soggetto muove il braccio, si registra nel suo cervello un segnale, detto “potenziale di prontezza” qualche decimo di secondo prima che il soggetto dichiari di aver deciso. La consapevolezza di voler compiere un gesto, quindi, arriverebbe alla mente solo dopo che il cervello si è già attivato autonomamente per compiere il gesto stesso.
Esperimenti recenti di un altro gruppo di neurologi mettono in dubbio questa interpretazione: chiedendo ai soggetti di decidere se muovere o no il braccio, dopo aver sentito un segnale di via, il potenziale di prontezza viene osservato in entrambi i casi: sia quando i soggetti si muovono, sia quando rimangono fermi. Questo potenziale, quindi, non sarebbe associato al compiere un’azione, ma solo, genericamente, allo stato di attenzione che la precede.
È molto difficile raggiungere conclusioni definitive sulla sola base di esperimenti di questo genere. Secondo alcuni scienziati, il secondo esperimento contraddice decisamente le conclusioni del primo.
Il Dottore Marcel Brass della Ghent University in Belgio, invece, sostiene che il secondo esperimento è condotto in modo troppo diverso dal primo per poterne paragonare i risultati. In un suo studio dello scorso anno su Nature Neuroscience, ha riportato che analizzando le onde cerebrali di un gruppo di volontari è possibile prevedere se compiranno il gesto richiesto o no, qualche secondo prima che essi lo dichiarino consapevolmente.
Marta Baiocchi
New Scientist, Settembre 2009
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