MOSTRE PER CAPIRE L'ARTE
le mostre di marzo
a cura di David Chierchini

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Complesso del Vittoriano
GIOTTO E IL TRECENTO
Il più sovrano maestro stato in dipintura
Dal 7 marzo al 29 giugno 2009
Tel. 06/6780664
Ad oltre settanta anni dall'ultima grande mostra su Giotto e la pittura in Italia tra fine Duecento e prima metà del Trecento, allestita alla Galleria degli Uffizi nel 1937 per celebrare il sesto centenario della morte del maestro fiorentino, la capitale propone un'imponente rassegna dedicata all'artista-simbolo dell'intero Medioevo.
Le oltre 160 opere, raccolte per ripercorrere il percorso figurativo giottesco, documentano con ampiezza inedita lo snodo cruciale dell'arte trecentesca, presentando gli ultimi sviluppi della critica storico-artistica in materia.
Tra le opere presenti in mostra spiccano veri e propri capolavori di grandi maestri come i pittori Cimabue, Simone Martini, Pietro Lorenzetti; gli scultori Arnolfo di Cambio, Giovanni Pisano e gli orafi Guccio di Mannaia e Andrea Pucci Sardi, raffinati interpreti della lezione giottesca.
In tale preziosa selezione spiccano oltre 20 capolavori eseguiti da Giotto stesso, oggi molto difficili da spostare per ragioni di conservazione, ed esposti a Roma per la prima volta in una rassegna destinata ad essere un evento unico e irripetibile.

Museo Carlo Bilotti (Aranciera - Villa Borghese)
LA MAGIA DELLA LINEA
Giorgio de Chirico
Dal 23 gennaio al 19 aprile 2009
Tel. 060608
www.museocarlobilotti.it
www.museiincomune.it
Per de Chirico il disegno è impronta del pensiero, un genere con dignità pari se non superiore al dipinto. A questa "arte divina" - ricalcando le parole del Maestro della Metafisica - è dedicata l'esposizione del Museo Carlo Bilotti all'Arancera di Villa Borghese.
La mostra, curata da Elena Pontiggia con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura, si apre con uno straordinario gruppo di disegni metafisici concessi per l’occasione dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e prosegue con tutti i più importanti lavori provenienti dalla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico.
Sono esposti inoltre i disegni realisti degli anni quaranta, tra cui l’impressionante Autoritratto come Cristo sul Calvario e l' affettuosa serie di schizzi coi cani di famiglia.
Le incisioni per L’Apocalisse del 1941 e le carte del periodo neometafisico degli anni sessanta e settanta completano la mostra, che si chiude con una sezione riservata ai disegni per il teatro.
“La magia della linea" rientra in una serie di eventi che si svolgeranno fino al 2010 con il nome emblematico di Immortalità a Giorgio de Chirico: un tributo che la città di Roma rende al Grande Maestro in occasione del Trentennale della morte e dei 120 anni dalla nascita.