GUERRA PER IMMAGINI
La mostra, nel bello spazio di 10b photography alla Garbatella, si compone di due diverse realtà espositive: “Iraq. Fotografie della guerra” con foto di Francesco Zizola; “Bare War”, una installazione di Gaialight che getta lo sguardo su un futuro di pace.
La mostra fotografica di Zizola, a cura di Deanna Richardson, riguarda i primi mesi della guerra in Iraq nella primavera del 2003. Zizola da anni si dedica al reportage fotografico. Nelle foto in mostra la guerra vi è declinata nei suoi orrori che vanno dagli oggetti di tortura ai feriti, dalle distruzioni al pianto delle donne sui loro morti. Sono foto in cui l’uso rarefatto del colore, focalizzato in pochi toni, aggiunge una dimensione estetica che aiuta a focalizzare il dramma. Zizola ha pubblicato vari libri fotografici tra cui uno proprio sulla guerra in Iraq (2007), ed uno, di grandissima forza espressiva, sui bambini. In questo libro del 2004, dal titolo “Born Somewhere”, vengono stigmatizzati oltre ai casi conclamati di fame, degrado e guerra tipici dei paesi del terzo mondo, anche la schiavitù delle bimbe modelle e dei ragazzi obbligati alla eccellenza nei paesi industrializzati.
Ma torniamo alla mostra sulla guerra con la speranza di pace offerta dalla installazione di Gaialight, una artista italiana che vive negli USA e che ha scelto per sé questo nome d’arte.
Si tratta di una installazione costituita da una piccola bara aperta all’interno della quale l’artista vuole seppellire qualcosa.
In questo caso Gaialight vuole seppellire la guerra affidando l’evento al 20/2/2009 che è la data dell’insediamento del nuovo presidente USA. Speriamo che l’auspicio venga confermato. Il coperchio è pronto per essere chiuso.
L’opera fa parte del ciclo “Barelight, 13 azioni d’Arte e Resistenza” a cura di Tiziana Gozzadini, costituito da 13 bare nelle quali seppellire vari temi dei nostri tempi.
Stefania Severi |