Mediterranea
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le miserie dell'ignoranza
Berlino Est , 1958, negli anni del dopoguerra la Germania è posta di fronte al tribunale del mondo. Michael Berg è uno studente di giurisprudenza, a sedici anni è di diritto appartenete a quella generazione figlia degli anni del nazismo che deve cercare il modo di ricrearsi un'identità senza dimenticare il passato. E' un malore fortuito, un attacco di scarlattina a far incrociare il destino di Michael con quello di Hanna Schmitz, bigliettaia di tram che lo soccorre e lo accoglie in casa. Guarito Michael torna dalla sua salvatrice e finisce per divenirne il giovanissimo amante al quale la donna, analfabeta, chiede di leggerle interi libri ai quali si appassiona come una bambina, senza peraltro rivelare nulla di se stessa o del suo passato. La relazione fra i due che dura una sola estate e compone di fatto la prima parte del film, si interrompe bruscamente con la promozione di Hanna ad impiegata d'ufficio. La donna esce dalla vita di Michael per rientrarci nel 1966 quando è chiamata alla sbarra rispondere con altre cinque ex Kapò di aver provocato la morte di oltre 300 donne ebree nell'incendio di una chiesa.
A questo punto il fim di Daldry cambia radicalmente passo, condensando il senso della miseria umana nella fras della protagonista "non importa cosa penso, non importa cosa provo. i morti sono morti". Non c'è infatti nessun pentimento salvifico in Hanna, che ammette di essere stata assoldata dalle SS come sorvegliante con la stessa serenità con cui si dichiara un lavoro come un'altro. Mentre le altre imputate si affannano a scaricare sulle spalle di Hanna ogni colpa, lei rimane quasi passiva come una sorta di grottesco agnello sacrificale. Nè eroina nè mostro, il personaggio di Hanna rappresenta una denuncia sottile e disturbante, dal momento che prova molta più vergogna nell'ammettere di non saper leggere e scrivere piuttosto che aver contribuito alla morte di innocenti.
Tratto da un "A Voce alta", breve romanzo semiautobiografico di Bernhard Schlink, professore di legge a Berlino adottato come libro di testo nelle scuole del paese e tradotto in 40 lingue, il film di Stephen Daldry è stato seguito da diverse polemiche, quasi ovvie dato il tema trattato, che testimoniano come sia ancora amaro e difficile rielaborare i reali convolgimenti di un passato che ancora lascia vittime sul campo.
Straordinaria l'interpretazione di Kate Winslet che, chiamata sostituire la neomamma Nicole Kidmann, porta a casa un meritatissimo Oscar con un ruolo scomodo che interpreta con grande misura e forza emotiva.
Claudia Patruno
RC- 4 - Anno III 2 aprile 2009
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The Reader - A voce alta |
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Titolo
originale |
The Reader |
Nazione |
U.S.A., Germania 2008 |
Genere |
Drammatico |
Durata |
123 min. |
Regia |
Stephen Daldry |
Cast |
Ralph Fiennes, Kate Winslet, Bruno Ganz, Ludwig Blochberger, Jeanette Hain, Volker Bruch, Linda Bassett, Claudia Michelsen |
Trama |
Germania, anni '50. Michael Berg é un ragazzo in piena età adolescenziale e quindi in preda ai primi turbamenti e alle prime voglie sessuali tipiche di quell'età. Un giorno, mentre cammina per strada, é vittima di un malore, e viene soccorso da Hannah, una donna matura, più grande di lui. Michael, rimane affascinato ed invaghito di questa donna tanto che inizia una relazione con la stessa. Hannah però, nasconde qualcosa che riguarda il suo passato. |
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