Una nevrosi senza perche'
Uno sguardo di acciaio e cemento, uno sguardo senza scampo e senza riconciliazione sull’individuo contemporaneo. Alcuni giorni della vita di un uomo qualunque, con un lavoro, una casa: un uomo all’apparenza perfettamente inserito nella società. Man mano però che lo sguardo ingrandisce il dettaglio, l’individuo e la società stessa cominciano a sgranarsi in eventi la cui consequenzialità appare sempre più priva di controllo. I fatti perdono quella trama che siamo abituati ad imporgli, finché restano solo flash: episodi dolorosi e incomprensibili, un mondo che sfugge ad ogni possibilità di essere non solo controllato, ma anche solamente compreso.
Non si arriva a capire come e perché si sviluppa la nevrosi del protagonista: in realtà, è la possibilità stessa di comprensione di sé e degli altri ad essere negata. Gli episodi del passato gettano sprazzi di ombra su un presente con cui il protagonista non riesce più a relazionarsi. L’odio per una società incapace di fare posto all’umano monta, la relazione con gli altri diventa un groviglio di sentimenti negativi inestricabili, il sesso è ormai solo un’estensione del dominio della lotta: una competizione senza nessun margine per l’amore. Ammesso che qualcosa di reale sia mai esistito dietro la parola amore. Inutile cercare una trama, una spiegazione, un riscatto. L’essere umano è in corsa libera in un mondo sempre più disumanizzato.
Meno affascinante de “Le particelle elementari”, questo libro conserva la profonda individualità di sguardo, la critica crudele e disperata al mondo contemporaneo di uno degli autori più interessanti dei nostri anni.
Marta Baiocchi
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Descrizione: |
Trent'anni, analista programmatore in una società di servizi informatici, il protagonista di questo romanzo conduce un'esistenza indifferente. Il lavoro, i viaggi d'affari, le prigioni dell'amore e del sesso, l'assenza di qualsiasi sentimento che non sia di insofferenza verso se stesso, lo scivolare lento e inesorabile in uno stato di insensibilità dal quale sembra non esserci via d'uscita. |