w las vegas!

...Allora, domanda: che fanno tre umini, un neonato, una tigre e una gallina in una suite a Las Vegas? Risposta: non lo sanno neppure loro, ma hanno poche ore per scoprirlo e soprattutto recuperare il quarto moschettiere, un "nubendo" sparito in una notte da manuale con alcol, droghe e gioco. Già come nelle migliori tradizioni di bagordi made in USA, il futuro sposo si è voluto concedere un'indimenticabile addio al celibato, due giorni nella città dell'eccesso e del paradosso, Las Vegas, la città dei balocchi strappata al deserto. Ma già dai tempi di Pinocchio le bisboccie prolungate non portano che guai e così implacabilmente il sole del mattino cancella tracce e memorie e i tre "superstiti" si ritrovano sfatti, la suite del Caesar’s Palace distrutta e con uno sposo e qualche dente in meno. Inizia così un' ardua ricostruzione dell'ultima notte, frugando nei ricordi e cercando di colmare vuoti e lacune, ripercorrendo i loro stessi passi per recuperare il promesso, atteso spasmodicamente dalla futura leggittima moglie. I postumi, "The Hangover" del titolo originale, hanno lasciato tracce evidenti, ma non bastano a ricostruire l'ultima notte dei tre testimoni dello sposo in fuga, Phil professore distratto e ammogliato, Stu dentista succube della fidanzata e Alan, il futuro cognato grassottelo e bamboccione.

L'idea del risveglio dopo la notte brava non è certo nuova, già portata al cinema ad esempio da "Fatti strafatti e strafighe", ma la carta vincente di questa notte da leoni è la sceneggiatura veramente ottima DI Jon Lucas e Scott Moore, sorretta da una raffica di battute e situazioni esileranti.
Come in un carosello di varia umanità sfilano davanti agli attoniti protagonisti la spogliarellista mozzafiato, la mafia cinese - vera padrona della città - ed infine un inferocito Mike Tyson. sullo sfondo la citta icona del delirio demenziale, che la regia di Todd Phillips ci svela nella sua veste meno scontata, quella diurna.
Assolutamente da non perdere i titoli di coda, cronache di un'autentica notte da leoni!

Claudia Patruno