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SECOND LIFE:
Un Nuovo Mondo Nuovo
Come trovare toni sufficientemente altisonanti per descrivere questo meraviglioso Mondo Nuovo?
Niente da fare, io sono una fan sfegatata, per quanto, lo confesso, irregolarmente praticante, di Second Life.
Oberato ancora da una mole di problemi tecnici, che lo rendono lento, graficamente non bello quanto meriterebbe di essere e come di certo diventerà, e di un po’ difficile nei comandi, Second Life rappresenta certamente una pietra miliare nel cammino verso le relazioni globali. Dove altro sarebbe possibile incontrare persone di cinque continenti, conoscerle, parlarci degli argomenti che a ciascuno interessano di più? Sebbene il novanta per cento di Second Life, così come del resto del mondo virtuale e reale, sia imperniato sul sesso, vero o sognato, c’è molto di più da esplorare.
Il principio è molto semplice: ci si registra, ci si crea un nickname, e si crea il proprio avatar, la propria immagine virtuale, scegliendo i tratti somatici e la struttura fisica che più ci piace. Dopodiché, si è pronti ad entrare in un mondo strutturato un po’ come un videogame, in cui però ad ognuno dei personaggi che si incontrano corrisponde una persona vera. Una serie di finestre di ricerca e di mappe consentono di identificare i luoghi e gli argomenti che ci interessano: punti di incontro, sale per conferenze, negozi virtuali di oggetti, abiti, libri. Oppure si può semplicemente camminare a casaccio: anche volare, veramente, perché l’opzione “fly” permette di sorvolare le infinite isole di cui SL è composto.
In SL si possono fare acquisti virtuali (abiti con cui abbellire il proprio avatar, ingressi in aree riservate): la moneta ufficiale è la Lira Linden, dal nome del creatore, che può essere acquistata mediante carta di credito o PayPal, pagando in dollari. I prezzi sono abbastanza contenuti: un bellissimo abito da sera virtuale con paiette e strascico,completo di scarpe e gioielli, può costare intorno ai due dollari.
Le Lire Linden si possono anche guadagnare, in SL, facendo vari tipi di lavori, o possono essere vinte in concorsi o lotterie.
Nel mio breve periodo di frequenza su SL (ma intendo tornare!), su suggerimento di un avatar inglese conosciuto per caso in una libreria (virtuale, ovviamente, ma tutti i titoli potevano essere acquistati su Amazon), mi sono ritrovata iscritta a un gruppo di lettura di short-stories: un circolo di avatar inglesi e americani che si riunisce tutti i venerdì sera (orario italiano, ma controllare sempre: l’orario di SL ha un fuso diverso da quello italiano!) per leggere un racconto breve in lingua inglese. La sensazione di trovarsi riuniti intorno a un tavolo a scambiare opinioni in tempo reale con dei perfetti estranei di un racconto letto durante la settimana (il racconto viene inviato qualche giorno prima per e-mail) è veramente spiazzante, e per certi versi esaltante. In tempo reale, dico, perché mentre alcuni avatar comunicano scrivendo messaggi con la tastiera, che compaiono in apposite finestrelle, la maggior parte, provvista di microfoni e altoparlanti, parla in viva voce. Anche solo per fare esercizio di inglese, l’esperienza è semplicemente imperdibile.
Lo stesso circolo, si riunisce il mercoledì in un’altra location, un’arena virtuale in cui iscrivendosi nella lista della serata, si possono leggere propri brani, racconti brevi o poesie, (sempre in inglese) davanti a un pubblico di ascoltatori.
Ma non c’è solo letteratura: in SL esistono isole della scienza, spesso gestite da varie università di vari paesi, isole della moda, isole della musica, corsi e gruppi su ogni argomento.
Sebbene a mio parere la cosa più affascinante sia l’aspetto globale di SL, si trovano naturalmente anche una moltitudine di luoghi dove parlare in italiano di argomenti di interesse italiano.
Marta Baiocchi
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