LA REALTÀ DELL’IDEALE
Com’è il paesaggio laziale?
Ha una sua caratteristica? Ancora oggi qualche stralcio ne sopravvive e speriamo che le ultime cementificazioni non lo facciano definitivamente sparire. E’ comunque vero che il paesaggio laziale ha delle sue peculiarità che lo distinguono, ad esempio, sia da quello toscano, più definito e geometrico nelle coltivazioni e nei filari di alberi, sia da quello umbro, più cupo e silvano.
Il paesaggio laziale è di colline, di grandi alberi ombrosi, di improvvise radure, di costruzioni vetuste in lontananza, di corsi d’acqua e dolci laghi, di armenti al pascolo... è il paesaggio “classico” che dal Seicento è giunto fino a noi. Certo quelle atmosfere incontaminate, in cui sembra di percepire il lontano suono del flauto di Pan, oggi si colgono forse solo nei dipinti di Marco Ricci, Francesco Zuccarelli, Gaspard Dughet, Gaspard van Wittel e tanti altri celebri pittori del 1600-1700. Ecco il grandioso paesaggio tiburtino con le sue cascate, il tempio della Sibilla e Villa d’Este. Ed ancora il paesaggio spazia dai Castelli Romani (Frascati e Marino) al Viterbese (Capranica), dalla campagna alla marina. Insomma i pittori hanno sempre trovato l’ideale nel reale e viceversa, così da rendere questi ambienti paesaggistici di grande piacevolezza. La mostra è a cura di Francesco Petrucci. Catalogo De Luca Editori.
Per l’estate sono previste aperture straordinarie notturne della mostra, della villa e del giardino allietate da esecuzioni musicali. In settembre si svolgerà il festival “La stanza delle rose” dedicato alla musica di Franz Liszt.
Stefania Severi |
Info
PAESAGGIO LAZIALE TRA IDEALE E REALE
Dipinti del XVII e XVIII secolo
Dal 12 giugno all’1 novembre 2009
Tivoli (Roma)
Villa d’Este
tel. 0774/335850 - 312070
Orario: da martedì a domenica dalle 8.30 fino alla chiusura del monumento
lunedì chiuso
Ingresso: (villa e mostra) Euro 10,00 - ridotto Euro 6,75
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