I FRAMMENTI DEL PASSATO
Harry Potter decisamente non è un film da pausa estiva, come d'altra parte nessuno dei film della fortunatissima saga tratta dalla pena prolifica di Joanne Rowling. Tutto nelle ambentazioni rimanda a freddi inverni, camini accessi, neve fioccante, luce fioca...no non è proprio adatto al fulgore dell'estate. e, quel che è peggio, David Yates non è adatto a portare sullo schermo le avventure del giovane mago. Persa ormai da tempo la mano felice di Chris Columbus, reo di non essere suddito della regina e quindi rimpiazzato da registi con più britannico pedegree, che aveva diretto i primi due episodi imponendo di fatto "il canone" a cui hanno attinto i successori che si sono avvicendati dietro la macchina da presa, la saga ha perso gradualmete lo smalto e il fascino degli esordi tramutandosi in una fiaba dark adolescenziale priva di grandi sorprese.
Il sesto episodio, aimè, prosegue su questa china e benchè attinga ad uno dei romanzi più avvincenti non riesce a restituire il senso di mistero e pericolo che l'autrice aveva impresso al libro. L'idea del flashback viaggiando nei ricordi per capire il presente è ottima e si ben si presta ad interpretazioni e metafore sul senso della storia e delle scelte, ma tutto questo non rimane che poco più di uno spunto sovrastato dalla cascata di effetti speciali. Le caratteristiche distintive del mondo magico creato dalla Rowling, pescando apiene mani da una memoria collettiva di fiabe e mistero, sono appannate e addirittura in certi momenti il film rasenta il rischio di sembrare una rilettura di "Guerre Stellari" o del"Signore degli Anelli", tant'è la somiglianza nella rappresentazione del rapporto fra il giovane paduan/Harry e il maestro Yoda/Silente. Anche le scelte nell'adattamento non sono le più felici con repentini e a volte incomprensibili cambi di registro dal dramma alla commedia. Peccato perchè la sequenza iniziale, velocissima e concitata farebbe ben sperare, ma presto tutto si appiattisce nelle noiose turbe amorose dei giovani protagonisti.
E' veromile che il vero problema del film sia il non avere un pubblico di riferimento chiaro, e nel tentativo di rivolgersi ora ai giovanissimi ora agli adulti scontenta un po' tutti.
Rimagono pregevoli gli interpreti alla bravura dei quali di fatto è affidata la pellicola, su tutti tanto di cappello ad Alan Rickman che, combinato come la controfigura di Renato Zero, riesce a tenere alto il ritmo impersonando l'ambiguo professor Piton e dimostra di essere un grande attore in una parte trasformando una parte "leggera" in una performance degna di sir Charles Laughton al quale evidenttemente si ispira nelle lente movenze e lo sguardo sornione.
Aspettiamo il finale della saga, ripartito in due film, affidati, pare, ancora a Yates che si spera regali un colpo di coda per il gran finale.
Claudia Patruno
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HARRY POTTER E IL PRINCIPE MEZZOSANGUE |
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Titolo
originale |
Harry Potter and the Half-Blood Prince |
Nazione |
Gran Bretagna 2008 |
Genere |
Fantastico |
Durata |
153 min. |
Regia |
David Yates |
Cast |
Alan Rickman, Emma Watson, Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Helena Bonham Carter, Ralph Fiennes,Tom Felton |
Trama |
Harry Potter sta iniziando ormai il suo sesto anno alla scuola di Hogwarts. Lì scopre un libro che riporta una misteriosa dicitura "...questo libro é di proprietà del Principe Mezzosangue...". Nel frattempo Silente decide di metterlo a parte del passato di Voldemort, viaggiando fra i ricordi della sua giovinezza. |
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web |
http://harrypotter.warnerbros.it/ |
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RC- 7/8 - Anno III 6 luglio 2009 |
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