IL BAROCCO DALLE RACCOLTE PRIVATE
“Ritratto barocco”, la mostra dedicata al ritratto nel ‘600 e ‘700, propone 37 opere raffiguranti papi, principi, cardinali e personaggi importanti della società dell'epoca, provenienti da collezioni private, italiane ed estere, realizzate dai massimi ritrattisti attivi soprattutto a Roma in età barocca.
L'esposizione è la prima d’arte antica ospitata a Villa d’Este, uno dei monumenti più visitati e prestigiosi d’Italia, capolavoro del giardino all’italiana e inserita nella lista UNESCO del patrimonio mondiale.
Promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Roma, Rieti e Viterbo e dal direttore della Villa, Marina Cogotti, ed organizzata dalla De Luca Editori d'Arte S.r.l., la mostra presenta opere poco note, molte delle quali mai esposte al pubblico, selezionate dal curatore, Francesco Petrucci, uno dei massimi esperti del Barocco. I ritratti barocchi sono sempre opulenti. L’esplosione del colore, la profusione delle decorazioni, la postura delle persone ritratte, la ricchezza dei tessuti… tutto ci parla di una società destinata a comandare.
Tra i capolavori esposti il ritratto di Isabella Farnese di Nicolas Régnier, il ritratto del cardinale Bernardino Spada del Guercino recentemente ritrovato, il ritratto del cardinale Leopoldo dei Medici di Giusto Sustermans e il ritratto di artista di Anton van Dyck eseguito nel periodo genovese. Ed ancora splendidi ritratti del Baciccio, di Ferdinand Voet e di Pompeo Batoni. Conclude anche cronologicamente l’esposizione il ritratto di Clemente XIII di Anton Raphael Mengs, tra barocco e neoclassicismo.
Scrive Francesco Petrucci nel suo saggio: «Sono “ritratti monumento”, che devono eternare i
personaggi in posa, destando ammirazione e nel contempo soggezione, essere un monito per chi li ammira, nell'esaltazione del prestigio e del potere assoluto di una sola classe sociale: l'aristocrazia.» Questa ritrattistica vuole stupire il riguardante che è, di volta in volta, colpito dalla finezza di un broccato e di una trina o dall’incarnato tenerissimo di un bambino o dall’incredibile fierezza di uno sguardo o dal gioco sottile dei rimandi. Quest’ultimo caso è ben documentato nel ritratto di Mario de' Fiori eseguito da Morandi (Ariccia, Palazzo Chigi), nel quale il pittore si volta, come improvvisamente interrotto nell'esecuzione di un vaso di fiori che è lo stesso da lui dipinto nel quadro. Non mancano ritratti di bimbi tra i quali lo splendido ritratto dei bambini di Casa Muti Bussi noto come “Allegoria dei sensi” di Sebastiano Ceccarini (Milano Pesaro, Galleria Altomani).
Stefania Severi
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RITRATTO BAROCCO
Ritratti del '600 e '700 nelle raccolte private Tivoli (Roma)
Villa d'Este
Dal 4 luglio al 2 novembre 2008
Orario: dal martedì alla domenica dalle 8.30 alle 18.45 - lunedì chiuso
Ingresso:
biglietto unico € 9,00 (mostra + ingresso villa)
ridotto € 5,75
Informazioni: tel. 0774/335850
Catalogo: De Luca Editori |