Mediterranea
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dai diamanti non nasce niente
Difficile definire il genere letterario di questa ultima fatica di Dante Maffia, calabrese di nascita e romano d’adozione, che ha pubblicato poesie e romanzi, sei per la precisione, tra i quali “Il romanzo di Tommaso Campanella”, un intenso e documentato romanzo storico. Si tratta di una serie di racconti che seguono quasi il ritmo di un romanzo, avendo quasi tutti per protagonista Zecchinetta, un netturbino romano che per la “monnezza” ha un vero e proprio culto e che con animo poetico riflette sulla vita veicolato proprio dalla “monnezza”. Zecchinetta salva i libri dai cassonetti e li legge. Attorno a lui ruota una umanità varia verso la quale l’autore mostra uno sguardo prevalentemente indulgente. La lettura ottiene sicuramente un utile e costruttivo scopo: infondere più rispetto per i nostri operatori ecologici e invitare a riguardare con più attenzione a ciò che buttiamo perché, come nella mondezza così nella vita, non tutto è sempre da scartare. Fa da sfondo una Roma dal cuore tenero, una Roma che ci si augura sopravviva nonostante l’omologazione tipica delle città metropolitane, una Roma un po’ datata che sembra uscire da una piece di Checco Durante.
Ruggero Signoretti
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IL POETA E LO SPAZZINO
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Titolo originale
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Il poeta e lo spazzino |
Autore |
Dante Maffia |
Edizioni |
Mursia |
Pagine |
200 |
ISBN |
8842540005 |
Descrizione: |
I rifiuti dicono molto di una città e dei suoi abitanti. Basta saperli leggere come fa Zecchinetta, poeta spazzino che salva i libri dai cassonetti e che insieme alla monnezza raccoglie le voci della Città Eterna e le sue storie. Come quelle di Romolo e Richetto, i colleghi di Zecchinè che non se la sentono di distruggere gli album di fotografie d’altri tempi gettati via insieme ai ricordi, o di Rodolfo e Giulio, che si addormentano tra i bidoni dopo una sbronza alla Garbatella; e poi ci sono Alfonso, che trova una bimba abbandonata in un cassonetto, Virgilio, che fa sempre ritardare il camion per rovistare nei sacchi alla ricerca di oggetti da rivendere o da collezionare, e le giovani spazzine Maria Teresa, che sogna la felicità per tutti, e Angela, che si prende il tifo svuotando un sacco.Dai cassonetti emerge il mosaico di un’umanità amara e fragile persa nella frenesia di ciò che consuma, ma ancora capace di sogni, di emozioni. Un coro di voci differenziate, a modo loro uniche e irripetibili. |
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