ANCHE LE RAGAZZE BALZANO NELL’IPERSPAZIO |
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Non fatevi impressionare dalla deprecabile veste grafica che l’editore ha voluto dare a questo libro. Dalla orribile copertina gotica nera e bordò, dalla dicitura “Se tu sapessi che questo libro è maledetto lo leggeresti lo stesso?”, dal pessimo gusto della trovata di tingere di nero il bordo delle pagine. Fatevi coraggio, e pensate che questo libro è piaciuto a Jonathan Coe e a Douglas Coupland.
Il romanzo, invece, è piacevole, appassionante. L’autrice si destreggia in modo intelligente tra il genere gotico, il fantascientifico e il filosofico. Una ragazza con pochi soldi in tasca, è alle prese con il suo dottorato su un oscuro autore esoterico, la cui opera più importante è perduta da un secolo. La sua ricerca è resa ancor più difficoltosa dal fatto che il suo professore è improvvisamente scomparso. Il ritrovamento casuale del prezioso testo tra i fondi di magazzino di una bottega di libri usati le costerà il denaro per i pasti di un mese, le metterà alle calcagna una squadra di misteriosi agenti segreti. Questa giovane donna, sulle cui spalle gravano traumi familiari mal seppelliti e il peso di una sessualità cupa e paurosa, si metterà alla ricerca dei segreti dell’universo, aiutata da una divinità pagana all’orlo dell’estinzione e da un ex sacerdote che ha perso la fede.
Il fatto che questo sia un libro inglese, e non americano, trapela dalle descrizioni Dickensoniane di una cittadina fredda, umida, cadente, di giovani sull’orlo dell’indigenza, che faticano a racimolare una tazza di tè o pochi biscotti per cena, e la cui unica consolazione è una sbronza con alcol a poco prezzo. Dalla credibilità e dal realismo delle situazioni materiali ed emotive che descrive.
La cosa che colpisce di più, però, in questo romanzo è il modo in cui la giovane autrice è riuscita a creare una trama vertiginosa in cui si muove un personaggio femminile sfaccettato, interessante, dotato di autonomia narrativa. Per la prima volta, un romanzo d’azione ha come protagonista una donna lontana dagli stereotipi della fidanzata dell’eroe. Al contrario, qui l’eroe è la donna, una donna sola che affronta una lotta propria e problemi esistenziali propri, che poco hanno a che fare con l’eterna ricerca del fidanzato ideale (che pure finirà per trovare). Un’eroina che, senza imitare Indiana Jones o Han Solo, vive una grande avventura in prima persona, in modo degno dei migliori romanzi di avventura.
Marta Baiocchi
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Descrizione |
Strani eventi accadono intorno ad Ariel Manto, studentessa della British University. Prima scompare il suo professore, poi l'università crolla davanti ai suoi occhi, infine in un negozio di libri usati si imbatte in una copia di un libro rarissimo e maledetto, "Che fine ha fatto Mr Y.". Scritto da Thomas Lumas, uno scienziato del XIX secolo che compiva esperimenti sui poteri della mente umana, il libro è in grado di trasportare chi lo legge nella "Troposfera", dove è possibile viaggiare nel tempo e nello spazio entrando nelle menti di altri uomini. E una porta dimensionale che schiude un mondo di conoscenze, ma anche molti pericoli da cui Ariel dovrà fuggire...
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