LOZA DORADA |
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Il bellissimo Polo Museale di Palazzo Venezia è stato da qualche tempo ristrutturato con una serie di meravigliosi documenti artistici in esposizione permanente (dipinti, statue, suppellettili…) ma prevedendo anche alcuni spazi per mostre a rotazione, così da presentare le numerose e splendide opere conservate normalmente nei depositi. Di volta in volta viene selezionato un gruppo organico di opere, studiato, restaurato all’occorrenza e quindi proposto al pubblico. E’ il caso delle ceramiche ispano moresche della Collezione Corvisieri. Queste rarissime ceramiche, che risalgono ai secoli XVI-XVIII, furono donate, nel 1935, al Museo da Gustavo Corvisieri, antiquario e collezionista romano. Furono gli artigiani musulmani o di cultura musulmana a realizzare per primi il lustro, un sistema di patinatura brillante che doveva far sì che le ceramiche rivaleggiassero con i più ambiti e preziosi oggetti d’oro. Dalle manifatture islamiche il lustro passerà poi in Italia dove gli artigiani, soprattutto umbri, ne diverranno maestri. Ricco di annotazioni anche tecniche è il catalogo (Editoriale Artemide) a cura di Maria Selene Sconci, ideatrice della mostra, e di Paola Torre. Importante è poi l’iniziativa che affianca la mostra: un workshop con i maestri ceramisti Arturo Saccone ed Elvio Sagnella per sperimentare la tecnica del lustro
Stefania Severi
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