I VOLTI DEGLI ATTALIDI |
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Si è da poco ricostituito un nuovo “Asse” Roma-Berlino stavolta fortunatamente solo a carattere culturale; nel 2002 è stata firmata la “Dichiarazione di Roma” da parte di numerosi Soprintendenti Archeologici Italiani e Direttori di Musei Tedeschi con accordi relativi a prestiti a lungo termine per lo studio, il restauro, la formazione degli addetti, la cooperazione nella tutela dei siti archeologici, il tutto con lo scopo finale di frenare l’esportazione clandestina dei reperti. La Dichiarazione si è anche concretata nel recepimento nella legge italiana della possibilità di prestiti a lungo termine ed ha permesso già dei scambi con Musei Tedeschi. Sino alla fine del prossimo mese di marzo è stata inviata a Berlino la famosa statua bronzea del “Pugilatore”, in cambio il Pergamonmuseum e l’Altes Museum di Berlino hanno prestato, e sono ora esposte a Palazzo Massimo, le teste marmoree di due sovrani ellenistici: Attalo I e Attalo III. L’evento, curato dalla neo costituita Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, mostra, nella sala detta del “Principe Ellenistico” per la grande statua bronzea ivi esposta, due teste di dimensioni alquanto superiori al vero che gli studiosi hanno identificato per i ritratti dei due principi ellenistici. La dinastia degli Attalidi si costituì a Pergamo con Filetico di Tios, ufficiale di Alessandro Magno, che si ritagliò nel grande regno dei Seleucidi un principato intorno a Pergamo prima in posizione di vassallaggio poi con il successore Attalo I come stato indipendente. Attalo (241-197 a.C.), autoproclamatosi “Basileus” e “Soter”, vinse in due grandi battaglie i Galati che minacciavano l’Asia Minore e per cautelarsi contro i suoi antichi signori si appoggiò a Roma che iniziava ad espandersi nel Mediterraneo Orientale. I suoi successori Eumene II (197-158 a.C.) e Attalo II (158-138 a.C.) proseguirono nella politica filoromana finché l’ultimo sovrano della dinastia Attalo III (138-133 a.C.) senza figli, lasciò in eredità il suo stato alla Repubblica Romana che costituì la provincia d’Asia e da lì iniziò la conquista dell’Oriente. La testa di Attalo I fu rinvenuta da archeologi tedeschi nella seconda metà dell’800 inserita come materiale da costruzione in un muro bizantino, è un volto fortemente caratterizzato da lineamenti decisi e regali, con una capigliatura composta di due parti, una calotta di capelli lisci e una corona di boccoli, aggiunta successivamente, secondo la moda di Alessandro Magno; la testa di Attalo III fu scoperta anch’essa da archeologi tedeschi e pochi anni dopo la prima tra le rovine del tempio di Asclepio presso il teatro di Pergamo e dovrebbe appartenere ad una grande statua loricata del sovrano. E’ di oltre mezzo secolo posteriore alla prima e parzialmente danneggiata, ha tratti idealizzati, labbra sottili, mento breve, occhi fissi, molto diversa come autore e come ideologia da quella del nonno. Con la speranza che tale tipo di prestiti possa dar luogo a fecondi scambi per il momento i due Attalidi fanno bella mostra di se a Palazzo Massimo alle Terme.
Roberto Filippi
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