I GRANDI REGISTI DEL DOCUMENTARIO |
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Tre appuntamenti con il Cinema che non vedrete mai al cinema. Tre film documentari di
creazione - due dei quali sono usciti nelle sale francesi - che non hanno ancora trovato, e forse
non troveranno mai, una distribuzione nelle sale italiane.
L’Accademia di Francia e Apollo 11, con la partecipazione del Festival della Cultura
Cambogiana, si uniscono per proporvi questa breve incursione in un genere cinematografico
ancora poco conosciuto e che difficilmente trova uno sbocco nel circuito tradizionale.
Tre proiezioni su grande schermo in lingua originale con sottotitoli in italiano, nella splendida
cornice di Villa Medici, per presentare titoli provenienti da paesi lontanissimi tra loro: gli Stati
Uniti di Frederick Wiseman, la Cambogia di Rithy Panh, il Cile di Carmen Castillo. Tre modi
diversissimi di fare cinema e di raccontare emozioni e storie, lontano dai cliché della fiction.
Lunedì 28 Aprile
Ore 20.30 – Sala Michel Piccoli
Proiezione del film "Calle Santa Fe" di Carmen Castillo (Francia/Cile, 2007, 35mm, 163’)
Regia: Carmen Castillo – Fotografia: Ned Burgess - Raphaël O'Byrne - Sebastian Moreno - Arnaldo
Rodriguez - Musica Juan Carlos Zagal – Montaggio: Eva Feigeles-Aimé – Suono: Jean-Jacques Quinet -
Damien Defays - Boris Herrera - Andres Carrasco – Produzione: Les Films d’Ici, Les Films de la
Passerelle, L’Institut National de l’Audiovisuel (INA), Parox, Love Streams Agnès b. Productions
Trama:
Via Santa Fe, il 5 ottobre 1974, nella periferia di Santiago del Cile, Carmen
Castillo rimane ferita e il suo compagno, Miguel Enriquez, leader del MIR e della
resistenza contro il regime di Pinochet, viene ucciso dagli uomini della polizia. È
il punto di partenza di “Via Santa Fe”, viaggio nei luoghi del presente. Valevano
la pena tutte queste azioni di resistenza? Miguel è morto per niente? Nel corso
degli incontri con la famiglia, i vicini della Via Santa Fe, i compagni, Carmen
Castillo percorre un cammino che va dalla clandestinità all’esilio, dai giorni
luminosi d’Allende agli scuri e lunghi anni della dittatura, con tutti quelli che
hanno resistito nel passato e quelli che resistono tutt’ora, disegnando la storia di
una generazione di rivoluzionari e quello di un paese spezzato.
Mercoledì 14 maggio
In collaborazione con il Festival della Cultura Cambogiana
ore 18.00 (Ingresso libero)
Presentazione del libro “La carta non può avvolgere la brace” di Rithy Panh
ore 20.30
Proiezione del film “La carta non può avvolgere la brace” (Le papier ne peut pas envelopper la braise) di Rithy Panh (Cambogia/Francia, 2007, beta sp, 90’)
Regia: Rithy Panh – Fotografia: Prum Mesar - Maris-Christine Rougerie – Suono: Sear Vissal – Musica
Marc Marder – Produzione esecutiva: Catherine Dussart Productions, Institut National de l'Audiovisuel
(INA), France 3, France 5.
In un edificio di Phnom Penh, Rithy Pahn filma tredici prostitute di
meno di vent'anni. Riprendendo le loro conversazioni da molto vicino,
senza pathos né voyeurismo, il regista ci rivela la disperazione umana
più profonda, la disperazione di queste giovani donne distrutte,
diventate vere paria della società in una Cambogia che conta oggi
30.000 prostitute, da cui un terzo ha meno di diciassette anni. Rithy
Panh continua il suo percorso sulle ferite di un popolo mutilato del
genocidio dei Khmer rossi trent'anni fa. Tenta di lottare contro
l'amnesia di cui soffre il suo paese.
Lunedì 26 maggio
ore 20.30
Proiezione del film “L’Assemblea legislativa di stato" (State Legislature) di Frederick Wiseman
(Stati Uniti, 2007, 16mm, 217’)
Regia: Frederick Wiseman - Fotografia: John Davey - Montaggio: Frederick Wiseman - Suono:
Frederick Wiseman - Produzione esecutiva: Idaho Film, Inc. Zipporah Films, Inc. Release
Trama: Professore di Legge alla Boston University, nei suoi
documentari Wiseman osserva, attraverso lo strumento‘tecnologico’ della macchina da presa, la varietà e complessità
della vita negli Stati Uniti (e per implicazione, in tutti i Paesi
democratici) così come essa si riflette nelle attività
istituzionali. Questo 34esimo film della serie, registra le
attività quotidiane del Parlamento dell’Idaho. «In un sistema
democratico, il Parlamento è la più importante istituzione
rappresentativa, il luogo in cui si stabiliscono le regole e i
valori della convivenza civile. Le decisioni che vi vengono
prese condizionano tutti gli aspetti delle nostre vite. Diversamente da un libro di testo, un film può mostrare in
modo unico ed efficace la complessità del processo
legislativo». Emergono dalla pellicola i temi universali dei
rapporti fra Stato e Chiesa, la libertà di parola, la separazione
dei poteri, il capitalismo, la sicurezza, l’ambiente, la salute,
l’immigrazione.
S.C.
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