ROMA SU DUE RUOTE |
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Per affrontare i problemi connessi alla mobilità è stata inaugurata la bike sharing. Uno di quei progetti che la nuova Amministrazione comunale ha ritenuto dare seguito, dopo un lungo lavoro del precedente Assessorato alle politiche ambientali, per proseguire sulla strada già intrapresa con l’istituzione della car sharing.
Un’iniziativa che il precedente assessore, Dario Esposito, ha voluto ispirandosi all’esperienza europea, non solo londinese e parigina, per offrire un’ulteriore scelta di trasposto, oltre a dare ai turisti un diverso punto di vista per visitare Roma, ma tenuta a battesimo dall’attuale all'ambiente De Lillo.
Per ora sono 19 le postazioni scambio, per 200 biciclette, dislocate nel centro storico, ma già si chiede di portarle a 100.
È possibile ritirare automaticamente la bicicletta grazie ad una smart card, acquistabile presso i Pit (punti di informazione turistica), per poi restituirla presso una qualsiasi delle postazioni attive. Si lascia una cauzione di 30 euro, alla quale si aggiunge una caricare della card (da 5 a 50 euro) e si riceve anche un lucchetto.
La prima mezz'ora di pedalata è gratis; la seconda costa un euro, la terza due e ogni mezz'ora successiva alla terza costa quattro euro. Alla riconsegna si inserisce nuovamente la card e viene così scalato il pagamento in funzione del tempo effettivo d'uso. Le postazioni funzionano dalle 7 alle 23, per un servizio a costo zero per il Comune di Roma, visto che i primi sei mesi di sperimentazione sono finanziati dalla società spagnola Cemusa S.A. - Grupo Formento Construcciones y Contratas, che si è offerta come sponsor e gestore del servizio, mentre il ricavato andrà a coprire i costi di manutenzione.
La biki sharing romana si differenzia da quella parigina non solo per il nome – Velib (acronimo di "Vélo" e "Liberté") –, ma anche dalla possibile prenotarsi anche sul web (http://www.velib.paris.fr/) e per i costi: 1 euro per un giorno, cinque per una settimana, 29 per un anno.
Poi c’è anche la grandeur francese con le oltre 10mila biciclette in 750 stazioni di raccolta per una Parigi senz'auto, combattendo il traffico e smog con coraggio, affrontando i mugugni dei cittadini.
L’impegno ambientalista di Dario Esposito non si è concluso con l’esperienza amministrativa, ma prosegue con l’Associazione VentiVenti, da lui promossa ed ispirata l’anno scelto dall’Unione Europea come scadenza per i Paesi membri per dare una svolta decisiva alle proprie politiche energetiche e ambientali.
Numero verde 800.910658
www.roma-n-bike.com
www.ventiventi.it/
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