Mediterranea

CINA: IL GRANDE PUNTO INTERROGATIVO

In un momento in cui gli occhi di tutto il mondo sono puntati sulla Cina, non poteva non aver successo un libro come questo, che tenta di riassumere il passato e di mostrare il presente di questa enorme nazione dal volto ancora così misterioso.

Con un rapido stile giornalistico, il libro traversa gli anni in cui il presidente Mao conquistò e mantenne il potere, in modo forse non sufficientemente chiaro, per chi non conosca già da sé bene la storia. Inoltre, nonostante il tentativo di imparzialità e le citazioni di fonti di opinioni diverse, traspare troppo la critica personale dell’autore ad un regime che nacque in una epoca in circostanze del tutto proprie.
Come l’autore dice, ma forse non sottolinea con forza sufficiente, la Cina pre-rivoluzionaria era una enorme nazione in cui la maggior parte delle bambine veniva eliminate alla nascita, le ragazze storpiate affinché non potessero camminare, e vendute e comprate dalle famiglie. In cui la maggior parte della popolazione viveva in uno stato di schiavitù in cui la vita umana non aveva alcun valore. Il regime di Mao dovette misurarsi con condizioni sociali e politiche che non sono lontanamente paragonabili a quelle che viveva negli stessi anni l’occidente. D’altro canto, gli orrori di cui il regime di Mao si è reso responsabile a più riprese durante gli anni del dominio, non sono mai stati ignoti in occidente a chi volesse indagare appena sotto la buccia sottile dell’immagine di stato: il tono di denuncia dell’autore nei confronti di Mao appare in qualche modo ovvio e datato.

Le parti più interessanti del libro sono invece quelle che descrivono il presente, dalle quali emerge uno spaccato della Cina attuale testa tra passato e presente, tra centri commerciali di dimensioni appena immaginabili, straboccanti di beni e merci, e uomini che trasportano i ricchi occidentali a spalla sui loro risciò per pochi soldi. Tra fabbriche gigantesche che vomitano tonnellate di prodotti competitivi sui mercati di tutto il globo, e vecchi barbieri centenari capaci di curare il corpo e l’anima con esperti e misteriosi massaggi. Tra la fame e la miseria e le malattie che ancora affliggono ancora tanti, e il lusso sfrenato che comincia da affacciarsi per i pochi.

In questo quadro così complesso, emerge chiara infine la  domanda più importante, espressa chiaramente dal libro: riuscirà una nazione che contiene più di un sesto degli abitanti della terra, muovendosi da un passato e da una storia che sono solo sue e diverse da quelle di ogni altra nazione, ad arrivare a garantire ai propri cittadini quei diritti individuali che l’occidente è ormai abituato a considerare irrinunciabili?

Marta Baiocchi

L’ombra di Mao: Sulle tracce del Grande Timoniere per capire il presente di Cina, Tibet, Corea del Nord e il futuro del mondo.

Titolo originale
L’ombra di Mao: Sulle tracce del Grande Timoniere per capire il presente di Cina, Tibet, Corea del Nord e il futuro del mondo.
Autore
Federico Rampini
Edizioni

Mondadori 2007

Pagine
294
EAN
9788804572244
Descrizione Mao Tse Tung è un leader che ha lasciato un'impronta indelebile sulla storia del secolo. La sua rivoluzione ha cambiato la Cina, ha contribuito a trasformare radicalmente le condizioni di vita di centinaia di milioni di persone: il popolo più numeroso del pianeta. Ma allo stesso tempo, sotto Mao e per colpa sua il popolo cinese ha subito tragedie e sofferenze atroci. Oggi il bilancio degli storici è pressoché unanime nel considerarlo responsabile di un numero immane di vittime, probabilmente fino a 70 milioni di morti. Ma nonostante questo dato, nella Cina contemporanea il mito del Grande Timoniere resiste, soprattutto nella forma di colui che ha scacciato l'invasore giapponese e ha fondato una repubblica popolare unita e stabile. Mao, insomma, è stato trasfigurato in un mito patriottico, capace di alimentare atteggiamenti nazionalistici contro Taiwan, il Giappone e persino Hong Kong.

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