LE NUOVE VISIONI DEL PIGNETO
Dopo un impegnativo lavoro di recupero e grazie alla determinazione della gente di riscattare un luogo di malavita e malaffare, nel quartiere del Pigneto si accendono le luci del Nuovo Cinema Aquila, riaffermando, dopo gli atti di violenza di matrice xenofoba, la vocazione creativa e culturale di un luogo di Roma strutturato dalla fine dell’800 agli anni ’30.
Tre sale, quelle che compongono il Nuovo Cinema Aquila, sapientemente recuperate nel rispetto della facciata storica. Tre comode sale (per oltre 350 posti) dotate della più evoluta tecnologia di visione ed ascolto, e le condizioni di accessibilità che ne rendono un cinema di alto standard qualitativo ed architettonico.
Un quartiere multiculturale, certamente non intollerante verso l’altro, dove hanno trovato “asilo”, dopo trasformazione del Testaccio e di San Lorenzo, gli artisti e gli spazi che riescono a coniugare la cultura con il divertimento, proponendo mostre e presentazioni editoriali, video indipendenti e, con i tre schermi del Nuovo Cinema Aquila, i diversi aspetti della produzione cinematografica.
Il Pigneto come luogo fisico e mentale, trovando nell’assegnazione del Comune di Roma, preAlemanno, al consorzio Sol.Co. Solidarietà e Cooperazione, con cooperative sociali e l’associazioni come Libera di Don Ciotti, e alle altre realtà presenti nel VI.
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