LA MOSSA DEL CAVALLO |
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L’articolo 24 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani recita: “Ogni individuo ha diritto al riposo e allo svago (…)”, ogni individuo, ha diritto al piacere.Focus - Casa dei Diritti Sociali presenta “La mossa del Cavallo”- I° torneo di scacchi per un salto, nemmeno tanto astratto e ludico, verso una società più giusta, fondata sui principi dell’integrazione sociale. In occasione del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, e dell’anno internazionale dei Diritti Umani, questa proposta assume un significato che va ben oltre lo scopo ludico.
Gli scacchi sono un linguaggio universale, un canale di comunicazione che non conosce confini o appartenenze, un terreno nel quale possono incontrarsi e interrelarsi diversità culturali, sociali, etniche e finanche politiche, che inevitabilmente finiscono per fondersi e apprezzarsi nell’evoluzione di un gioco tra i più affascinanti ideati dall’uomo.
Un’iniziativa dedicata alle Comunità straniere presenti a Roma e promossa dagli studenti della Scuola di Italiano L2 della CDS-Focus, perché il gioco è un diritto di tutti. Un evento, supportato dalla Lega Scacchi Uisp di Roma, che vuole essere anche uno scacco all’intolleranza, una ripresa delle passioni e dello svago, un modo - per i migranti alle prese con i problemi dell’inclusione in una città come Roma - di trascorrere il tempo libero in modo diverso.
Attraverso il gioco, affermare l’integrazione e soprattutto la trasversalità tra le comunità, di diversa provenienza, a Roma. Sostenere il dialogo attraverso il gioco, attraverso il linguaggio universale degli scacchi, in maniera educativa e creativa. Il silenzio che parla più lingue e crea le mosse che permettono un dialogo a tutti.
Le mosse del cavallo, nel gioco degli scacchi, sono le più inusuali: ha un movimento molto particolare e riesce a fare quello che fanno naturalmente i cavalli, possono saltare gli “ostacoli”, sia che questi siano pezzi del proprio schieramento sia che siano dello schieramento avversario. Con questa metafora, il Torneo vuole dare la possibilità e creare una occasione per iniziare a dare uno slancio alle Comunità di stranieri ma soprattutto cercare delle alternative di dialogo, delle sinergie tra le Comunità, un coinvolgimento tra gli studenti delle scuole di italiano che vada ulteriormente ad incidere sulla loro quotidianità.
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