L'ARTE DI ARRANGIARSI aiutandosi |
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È ormai una realtà che la crescita economica ha trovato degli ostacoli nel suo sviluppo, uno dei quali è riconducibile ad una politica economica schizofrenica. All’incontrollato aumento dei generi di prima necessità, come ai cambiamenti d’umore secondo il tempo, si può sopravvivere, grazie compartecipazione delle persone all’idea del bene comune è anche un bene individuale e non mors tua vita mea.
Soluzione che va dall’interagire con le istituzioni, il Garante della sorveglianza dei prezzi (Mister Prezzi), segnalando i sospetti abusi al numero verde 800955959, ma anche aderendo ai gruppi d'acquisto.
Il servizio del Garante della sorveglianza dei prezzi, nato dalla collaborazione fra Unioncamere e Ministero dello Sviluppo Economico, permette, dopo aver preso atto della situazione, di allertare la Guardia di Finanza o il Comune di competenza dell’abuso merceologico.
Le segnalazioni potranno riguardare anche i modelli virtuosi, dove la spesa è una convenienza e rendere l’informazione disponibile al maggior numero di persone. Scoprire che a pochi metri dal commerciante esoso c’è quello accessibile, è un’indicazione che amplia il panorama del rilevamento prezzi, effettuato presso un campione di punti di vendita, e consultare il sito ufficiale www.osservaprezzi.it e quello ufficioso di www.misterprezzi.com/ chi premiare e chi emarginare.
D'altronde viviamo in piena liberazione economica e con una recessione alle porte che potrebbe frenare la speculazione, ma se questo non accadesse il governo Prodi ha lasciato un altro strumento utile per sopravvivere sino alla fine del mese nella giungla alimentare, quel SMS Consumatori (http://www.smsconsumatori.it/) istituito dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per comparare i prezzi con quelli rilevati dal Ministero in oltre 2000 punti vendita tra discount, ipermercato, mercato, supermercato e negozi di ortofrutta, macellerie, pescherie e alimentari. Un servizio gratuito fornito attraverso il numero 47947, inviando un messaggio per la richiesta del prezzo di un prodotto, sotto forma di sms, per avere una risposta in pochi minuti.
Viaggiare per spendere meno. Persone anziane prendono un mezzo pubblico per andare a fare la spesa nel quartiere vicino è quello che sempre più spesso capita di vedere. Un’iniziativa che veniva già accennata da Luciano Bianciardi nel suo romanzo “La vita agra”, di donne che sceglievano di andare in un mercato lontano per risparmiare ed era il 1962.
Esistono da alcuni anni i Gruppi di Acquisto e quelli più “radicali” di Gruppi di Acquisto Solidali (G.A.S.), nati sull’esigenza di un profondo cambiamento di stile di vita verso un'economia che metta al centro le persone e le relazioni. Gruppi di consumatori che decidono di unirsi per acquistare all’ingrosso i prodotti alimentari per poi distribuirli tra le proprie famiglie.
Un sistema adatto oltre che per risparmiare, anche per diminuire l’inquinamento da trasporto, acquistando sempre nelle vicinanze del luogo dove si vive. Abbreviando la filiera delle aziende che concorrono a produrre, distribuire e commercializzare il prodotto alimentare.
Se neanche questo può servire alla sopravvivenza si può sfogliare il libro “Vivere Semplice” di Antonio Mazza, edito da Castelvecchi, per spendere bene quel poco che ci è rimasto ed essere felici. Ma attenzione, è un testo per chi non intende barattare la propria esistenza e la propria felicità con il mito del consumo a tutti i costi.
Se poi si vuol risparmiare girando per il mondo c’è “Viaggiare Risparmiando”, un primo libro di Emanuele Giusto (ed. Feltrinelli), che racconta e spiega la rivoluzione sociale, economica e geografica scatenata dalle compagnie a basso costo in Europa. Un “reportage d’autore”, un “romanzo d’investigatigazione”, un viaggio profondamente informativo, critico e divertente per fotografare il fenomeno low cost sotto il punto di vista sociale, economico e pratico.
Sicuramente il molto viaggiare, e il low cost in questo aiuta, molto è l’inquinamento prodotto, ma si può sempre sperare in un virtuoso stop della crescita economica, per aiutare a vigilare sui prezzi e limiterà l’inquinamento.
Una “decrescita”, termine coniato da Nicholas Georgescu-Roegen, si contrappone alla crescita economica, indicata dall’incremento costante del Prodotto Interno Lordo (PIL), perché non ritenuta sostenibile per l'ecosistema della terra. È la “decrescita” l'alternativa all'ideologia economica dello sviluppo che ogni società moderna deve avere come obiettivo, come ben spiega Serge Latouche nel suo “La scommessa della decrescita” (Ed. Feltrinelli), organizzandosi collettivamente in modo che la diminuzione della produzione di beni non costituisca riduzione dei livelli di “civiltà”.
Gianleonardo Latini
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