sogni e delitti
Ewan McGregor e Colin Farrel sono due fratelli. Il primo fa il meccanico ma ha problemi con l'alcool e la passione per il gioco d'azzardo. Il secondo lavora nel ristorante del padre e sogno di fare soldi ma si innamora della donna sbagliata. L'occasione per realizzare le loro ambizioni e togliersi dai guai sembra concretizzarsi nella figura dello zio, miliardario tornato in America dopo un lungo soggiorno in Cina. Ma devono ricambiare il favore: uccidere un uomo che potrebbe mandarlo in galera. Riusciranno a superare le loro remore morali?
Woody Allen, dopo la parentesi leggera di Scoop torna ai temi decisamente noir di Match Point con questo film che propone di nuovo sogni di ascesa sociale a qualunque costo e azioni che spingono verso un punto di non ritorno morale.
L'atmosfera è cupa e senza concessioni nè alla ironia tipica di Woody Allen nè al melò che pure trovavamo in Match Point, e la regia stenta a risultare incisiva sia sul piano della satira sociale che su quello del noir esistenziale.
Ewan McGregor e Colin Farrel rappresentano efficacemente la mediocrità e il vuoto esistenziale dei personaggi che interpretano ma la buona prova recitativa, così come le musiche di Philip Glass, non salvano il film da un vago senso deja vu. Un po' inutile.
Sonia Conversi
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