Ricordo di riccardo mancini
Caro Riccardo…c’è chi dice: ”Nessuno è insostituibile”.
Invece no.
Un compagno, un amico vero non può essere sostituito,
non deve… essere sostituito.
Tu, Riccardo, sei insostituibile perché sei vivo.
Vivo in noi che ti amiamo e vivo nel dolore che proviamo.
Tu vivi in tutto quello che hai sognato credendoci
e in quello che hai fatto giocosamente con entusiasmo
e vivi in quello che hai trasmesso, volendolo fortemente.
Ognuno esiste e vive sempre nelle cose che ha fatto,
in quello che ha pensato e in quello che ha dato…credendoci.
E se sapremo comprendere questo…il Mondo potrà cambiare
e tu Riccardo continuerai a sorridere, anche di noi,
con indulgenza, fiducia e amore.
* Nell’ultima ora di luce dell’Anno 2007 a Frascati…
eravamo in tanti attorno a Riccardo Mancini,
accanto alla sua mamma, e accanto a Rosalba,
ai figli Manuele e Marcello, a Luciano…
e c’erano anche i suoi collaboratori e tanti allievi e allieve
che non lo dimenticheranno.
Sarina Aletta
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Riccardo Mancini, ci ha lasciato improvvisamente, a 56 anni, nell'ultimo giorno dell'anno, aggredito da un attacco cardiaco.
Giornalista impegnato nell'ambito sociale, aveva fondato nel 1997 la casa editrice "Avverbi" che ha sede a Grottaferrata e, dall'anno precedente, era presidente del Cicap -Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale- di Roma. Mancini ha tenuto corsi di giornalismo al Master di Comunicazione della Scienza alla Sissa di Trieste e all'istituto Fermi di Frascati. Venerdì 21 dicembre Riccardo aveva festeggiato il decimo compleanno della Casa Editrice, che si e' presentata fin dalla nascita "dalla parte della Ragione". Un editore, come lo ha definito Piero Angela, "che fortunatamente si occupa della zona razionale del cervello e intelligentemente svolge un'opera di diffusione culturale laica".
Riccardo Mancini amava presentare "Avverbi "come una casa editrice scettica", in quanto portata a smascherare i fenomeni di credulita' popolare, leggende, illusioni, presunti fenomeni misteriosi e la malafede di chi ne approfitta. Nel catalogo di "Avverbi Edizioni" figurano oltre 60 opere, quasi tutte di autori italiani esordienti, circa 160 mila copie stampate e distribuite in tutta Italia: "Un contributo ancora piccolo, ma importante, per rendere questo Paese un po' più razionale", aveva scritto, Riccardo Mancini, in occasione del decennale della Casa Editrice.
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