Mediterranea

RENOIR TRA CLASSICO E MODERNO

 

Pierre-Auguste Renoir (Limoges 1841 - Cagnes 1919) è noto per essere uno dei maggiori esponenti dell’Impressionismo, presente fin dalla prima mostra del gruppo a Parigi. Amico di Monet, condivise con lui l’esperienza di dipingere all’aria aperta a La Grenouillère sulla Senna, dove i due realizzarono stupendi paesaggi “impressionisti”.

Ma Renoir, che diceva di essere “figlio di Madre Natura e Padre Museo” attorno agli anni ottanta prende progressivamente una strada divergente da quella dei suoi colleghi impressionisti, ricostruendo l’immagine con carattere più spiccatamente disegnativo. A tale cambiamento, virante al classicismo, contribuì in maniera determinante un viaggio in Italia, dove l’artista ebbe modo di ammirare l’arte non solo antica ma anche quella rinascimentale. E’ Renoir stesso a descrivere il proprio stato d’animo all’inizio degli anni ottanta, alla vigilia del viaggio in Italia: “Avevo spremuto l’impressionismo quanto più potevo ed ero giunto alla conclusione che non sapevo né disegnare né dipingere.

In una parola, l’impressionismo era, per quanto mi riguardava, un vicolo cieco”. Il pittore rimase in Italia tra l’ottobre del 1881 e il gennaio del 1882, attraversando la penisola da Venezia a Palermo (dove realizzò il ritratto di Wagner) e visitando sicuramente Firenze, Roma, Napoli, Capri e la Calabria.

La mostra del Vittoriano, con circa 130 opere (oli, opere su carta e sculture) vuole documentare quaranta anni di attività del maestro francese, partendo proprio dal viaggio in Italia che tanta influenza ebbe nel raggiungimento di una più profonda maturità artistica. Numerosi i musei prestatori, dalla National Gallery of Art di Washington alla National Gallery of Canada di Ottawa, dal Museum of Fine Arts di Montreal al  Museu de Arte di San Paolo.


L’esposizione è a cura di Kathleen Adler con la collaborazione di Maria Teresa Benedetti.
Kathleen Adler scrive: “Lo stretto coinvolgimento di Renoir con il gruppo impressionista durò dalla fine del 1873 al 1877, un periodo brevissimo nell’arco di una carriera molto estesa. Si pone pertanto l’esigenza di ripensare la definizione di “impressionista” attribuita al pittore e di valutare sotto una luce diversa i quaranta anni di carriera successivi al suo legame con il movimento".

Stefania Severi

 

RENOIR
La maturità tra classico e moderno

Dall’8 marzo al 29 giugno 2008

Complesso del Vittoriano
via San Pietro in Carcere (Fori Imperiali)

Ingresso:
euro 10,00 intero, euro 7,50 ridotto

Orario:
dal lunedì al giovedì 9.30 – 19.30
venerdì e sabato 9.30 – 23.30
domenica 9.30 – 20.30

Info:
tel. 06/6780664

 


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ROMA CULTURA Mensile di Immagini, Suoni e Scritture
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