Mediterranea

KALE: IL PICCOLO “GRANDE FRATELLO”

Chi non ricorda “La finestra sul cortile” di Hitchcock? “Disturbia” ne prende lo spunto, ma la classe, lo stile, il genio del maestro del brivido sono ben lontani. Quello rimane un capolavoro, questo appartiene al genere di film “non ti curar di loro ma guarda e passa”. “Disturbia” di David J. Caruso si può tranquillamente ascrivere al genere teen agers; il titolo stesso, un innesto di due vocaboli “disturb” e “suburbia”, disturbo e periferia, attiene al nuovo linguaggio giovanile che gioca con le parole. Non mancano i brividi, ma tutto è modernizzato e velocizzato, un po’ schizofrenico. Il protagonista è un adolescente rockettaro ribelle e un po’ problematico; i suoi idoli sono i Ramones con qualche nostalgia per i Led Zeppelin. È attraverso i suoi occhi che si snoda tutto l’intreccio della storia. Laddove il bravissimo James Stewart si serviva della sua amatissima macchina fotografica per scrutare e scoprire, qui il diciassettenne Kale ha a disposizione telecamere, telefonini, un vero arsenale tecnologico fornitogli dall’amico asiatico Ronnie per entrare nei segreti delle case, per spiare i suoi vicini. Quando si guarda questo thriller si ha quasi l’impressione che il gioco messo in atto dal giovane Kale sia una messa in scena televisiva, quasi un reality show e il riferimento allusivo alla vita contemporanea che il regista Caruso ha voluto sottolineare non è male. “Mala tempora currunt” direbbero i latini; perché non rappresentarli in un thriller? Tutto va bene se lo scopo è far riflettere. C’è un vicino enigmatico, il signor Turner, un tipo un po’ fissato, c’è la bella Ashley, la ragazza in bikini ai bordi della piscina, ma c’è soprattutto qualcosa da scoprire spiando dalle finestre di casa “Kale”. Il ragazzo si porta dietro un ricordo doloroso, la perdita del padre in un incidente d’auto alla cui guida c’era proprio lui. Il senso di colpa e il carattere scontroso che ha sviluppato portano il ragazzo a gesti inconsulti e a tre mesi di arresti domiciliari. Costretto a rimanere a casa, Kale combatte la tristezza, l’apatia e la noia spiando le vite degli altri. Ed è proprio lo strano signor Turner a destare di più il suo interesse: è convinto che abbia commesso un omicidio. Nelle sue indagini Kale è aiutato dall’amico Ronnie e da Ashley, diventata nel frattempo la sua ragazza. Ma cosa c’è di vero nelle supposizioni di Kale? È reale ciò che racconta o è tutto un gioco? C’è consapevolezza di ciò? Nessuno gli crede, né la polizia, né sua madre stessa. Forse Kale è solo ossessionato…
Nel ruolo del protagonista il giovanissimo astro nascente Shia LaBeouf, sicuramente adatto alla parte. L’ambientazione è la ricca periferia americana con le sue nevrosi, le sue contraddizioni, “Dist-urbia” appunto.

Ester Carbone

disturbia
Titolo originale
Disturbia
Nazione
U.S.A., 2007
Genere
Thriller
Durata
144 minuti
Regia

D.J. Caruso

Cast

Shia LaBeouf, Carrie-Anne Moss, David Morse, Sarah Roemer, Matt Craven, Cathy Immordino, Jose Pablo Cantillo, Aaron Yoo, Elyse Mirto

Trama: Perso il padre in un incidente stradale a causa sua, Kale vive nell'incubo della colpa. Svogliato negli studi ed estremamente irascibile, quando viene provocato da un insegnante lo colpisce al volto e viene condannato a tre mesi di arresti domiciliari. A casa, però, non c'è molto da fare, se non osservare il mondo esterno dalla finestra della sua camera. Là fuori tutto si muove, tutto accade, e le persone, nel loro quotidiano, sembrano fare cose interessanti mai notate fino a ora. C'è la bella Ashley, appena trasferitasi dalla città con la famiglia, ma anche l'inquietante vicino, il signor Turner, che sembra nascondere dei segreti. Come la sparizione di una donna.

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