|  INTELLETTUALE
Il sottotitolo recita: “manuale ad uso dei giovani d’oggi, in particolare di quelli che madre natura non ha dotato di talento”. Il libro, la cui edizione è curata del figlio Ettore, inaugura una nuova collana, “I bianciardini” della storica editrice Stampa Alternativa (1). Si tratta di tascabili di appena 18 pagine, in vendita al prezzo simbolico di “almeno a un centesimo”, in realtà a offerta libera. Chi vuole distribuirli o promuoverli può mettersi in contatto con l’editore (2), aggirando così il problema della distribuzione. Si parte infatti dall’idea che la grande editoria stia soffocando i piccoli editori, i quali devono in effetti inventarsi nuovi modi di produrre e distribuire cultura, magari in rete. Ma tornando al libro, che sarà pubblicato in cinque brevi puntate, si rivolge al pubblico medio: in teoria tutti possono diventare intellettuali, ma pochi ci riescono. E a vincere neanche saranno i giovani ricchi o i nobili o i figli di intellettuali o dei proletari (certe mode sono labili), ma piuttosto i figli del ceto medio, che mandano i figli al liceo e finito quello s’illudono di aver investito bene tempo e denaro. Se le carriere hanno per fine il prestigio e il denaro, chi non ne ha è infatti motivato. Nella realtà il giovane medio e mediocre dovrà ricominciare da capo, dimenticando la sintassi per l’antisintassi, passando da Manzoni a Kerouac attraverso Verga e Gadda, studiando la storia italiana a partire dalla prima guerra mondiale. “Intellettuale” è un concetto indefinito ed è bene che resti tale . Uno scrittore dovrà avere competenze tecniche precise, l’intellettuale no. Come si vede, siamo sul filo continuo della provocazione. Ma in fondo si vuole aiutare proprio i giovani poco dotati, ceto medio in tutto. “Ha scelto una carriera estremamente imprecisa, e ha fatto bene”. Ma dovrà seguire i consigli dell’autore, che seguiremo a puntate nella collana appena inaugurata.
Marco Pasquali |
