Alienati

Massimo Mongai torna con una nuova serie di bizzarre avventure di nello spazio. Protagonisti congeniali di Mongai non sono piloti spaziali, eroi,contrabbandieri, esseri dotati di poteri mistici, ma comuni professionisti che si trovano nella scomoda posizione di dover rispondere a clienti dalle più strane e diversificate necessità, richieste e… forme. Infatti i professionisti di Mongai sono cuochi e psicologi e i loro clienti sono alieni ox e non ox (ovvero che respirano o non respirano ossigeno) e che sono simili a lumache, tirannosauri, coccinelle, cani, sfere senzienti. Per soddisfare le diverse domande bisogna, per prima cosa capirsi e non sempre l’ostacolo principale è la lingua ma anche il significato la cultura di ognuno da a gesti, sguardi, suoni, colori, ecc.
Mongai si diverte quindi a creare delle situazioni bizzarre ed ad osservare come i suoi personaggi se ne tirano fuori.
Il protagonista di Alienati, come si dedurrà dal titolo, è uno xeno-psicologo, ovvero uno studioso della psiche aliena, che, durante un megaconvegno di xenopsicologia, si troverà a dover consultarsi con i suoi autorevoli e bizzarri colleghi per risolvere problemi di psicosi, fobie, nevrosi altrettanto bizzarri.
Il libro è divertente e scorrevole. La ricetta di Mongai, alla sua terza esperienza in merito - precedentemente ha pubblicato l’indimenticabile Memorie di un cuoco d’astronave (premio Urania 1997) e il maggiormente dimenticabile Memorie di un cuoco di un bordello spaziale - rimane valida anche se perde un po’ del suo charme iniziale.
Per gli amanti del genere, consigliamo di andare a ricercare Stazione ospedale di James White, pubblicato dalla Editrice Nord nella collana Cosmo Oro, che, scritto nel 1960, rimane una pietra miliare nei romanzi sulla gestione delle interazioni tra umani ed alieni.

Ruggero Signoretti

Alienati