Paul Gauguin - Artista di mito e sogno
La mostra espone circa 150 opere tra oli, disegni, sculture e ceramiche che documentano il percorso, umano ed artistico, di Gauguin.
Molti sono i pezzi importanti prestati da istituzioni di primo piano come Ermitage, Kimbell, Getty o Thyssen-Bornemisza che offrendo una panoramica ragionata del percorso artistico di Gauguin aiutano nella comprensione dei temi, spesso molto complessi, sviluppati dal pittore nell'arco della sua vita.
Una vita quella di Gauguin trascorsa alla ricerca costante, estrema, disperata del mito primitivo dell’Età dell’Oro, di un luogo di pace e abbondanza in una ricerca che lo porterà da Parigi alla Bretagna, alla Provenza fino a spingersi verso Tahiti e le Isole Marchesi.
Le opere in mostra sono proprio come tante tappe del cammino personale e artistico del pittore, dagli anni del soggiorno a Pont Aven in Bretagna, dove si trasferisce nel 1886, dopo aver abbandonato il suo lavoro di agente di borsa e aver conosciuto Pizzarro e Cézanne, al breve e turbolento periodo trascorso con Van Gogh ad Arles, in cui Gauiguin comincia a sperimentare i contorni e a suddividere i colori in blocchi separati da linee scure.
Del 1891 è il primo viaggio per Tahiti e il centro dell'opera del pittore francese diventano le donne dell'isola, immerse nella natura primitiva come fossero dee.
Nell’estate del 1893 Gauguin fa ritorno in Francia ma dopo la riuscita deludente di una mostra dedicata agli ultimi lavori, decide di salpare con un biglietto di sola andata per Atuona nelle Isole Marchesi, sperando di trovarvi la pace tanto agognata ma mai raggiunta.
La vita nel paradiso infatti dell’Oceania sarà comunque così segnata da malattie, da un tentativo di suicidio e da un periodo di detenzione per aver istigato gli indigeni alla ribellione.
E' a questo periodo che appartengono i quadri più suggestivi in cui lentamente la visione del Pacifico diventa sempre più simile ad un incubo.
Sonia Conversi |